Boom di richieste per il liceo sportivo: cento ragazzi esclusi 

Scuola. Molte domande per i corsi al liceo Martini di Mezzolombardo e al Rosmini di Rovereto La Cgil attacca: «Non si possono fare test di ammissione basati solo su matematica e italiano» 



Trento. Vai a scuola e impari non solo matematica, letteratura e latina. no, impari anche a praticare più di uno sport e anche nozioni di diritto. l’uovo di colombo per chi vuol coniugare studio, sport e vita all’aria aperta. un uovo di colombo che è diventato realtà da qualche anno. da quando in due licei scientifici della provincia, il martino martini di mezzolombardo e il rosmini di rovereto, è stato reso disponibile il liceo sportivo. uno scientifico con tanto sport. un indirizzo che ha subito riscosso molto successo. tanto successo che nel giro di pochi anni le due sezioni sono letteralmente scoppiate, con moltissime domande in più rispetto a quelli disponibili. anche quest’anno le richieste sono state tantissime, costringendo le scuole ad approntare un test selettivo per scegliere gli studenti che frequenteranno i corsi. gli esclusi sono un centinaio. e la cgil scuola, con la segretaria cinzia mazzacca, sapra a zero contro questi test: «è inconcepibile una prova pre-selettiva, tra l'altro basata solo su italiano e matematica, come quella del rosmini e del martini. così non si valorizzano le differenze né i talenti di tutti gli studenti».

La segretaria aggiunge: «suscita perplessità l’idea di una prova selettiva per la formazione delle prime classi – chiarisce la segretaria generale cinzia mazzacca - appare, però, ancor meno condivisibile che questa non sia stata costruita in modo da far emergere i talenti e le differenze tra gli studenti, ma piuttosto per appiattire le differenze omologando tutto sulla conoscenza della discipline “tradizionali”, come matematica e italiano, e trascurando completamente le competenze sportive e le attitudini personali dei ragazzi».

Il rosmini e il martini sono gli unici due istituti che propongono un liceo ad indirizzo sportivo approvato dal miur.

La cgil spiega che forse le prove avrebbero dovuto tener conto di altri criteri: «non mettiamo in discussione l’importanza nel percorso formativo dei ragazzi dell’apprendimento delle competenze delle scienze matematiche, fisiche e naturali, nonché della lingua italiana, del diritto e dell’economia. in questo modo, però, si stravolge l’idea innovativa che ha generato questi nuovi indirizzi liceali».

L’assessore all’istruzione mirko bisesti replica: «c’è stata una grande richiesta per un indirizzo che piace molto ai ragazzi. si doveva trovare un modo oggettivo per selezionare i candidati e le scuole hanno ritenuto che i test di italiano e matematica fossero i più oggettivi. si doveva cercare un criterio ed è stato individuato quello. penso che qualsiasi criterio venisse individuato ci sarebbe stato da discutere, ma questo è oggettivo. del resto serviva una selezione»













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