Bombe molotov a Pergine e al mercato: assolto Lino Pallaoro
TRENTO. Quando ha confezionato le sei bottiglie molotov non era in grado di intendere e di volere e per questo ieri, Lino Pallaoro, ambulante perginese di 55 anni, è stato assolto peché non...
TRENTO. Quando ha confezionato le sei bottiglie molotov non era in grado di intendere e di volere e per questo ieri, Lino Pallaoro, ambulante perginese di 55 anni, è stato assolto peché non imputabile. Accusato di accusato di incendio e detenzione e fabbricazione di materiale esplosivo, sarà sottoposto per un anno alla libertà vigilata restando in comunità dove viene curato e da quando è lì sta molto meglio. Pallaoro era accusato di aver confezionato sei bottiglie molotov: tre erano quelle che erano esplose a Pergine (una davanti all’ufficio del suo commercialista che si è anche costituito parte civile nel procedimento), tre quelle che erano stati trovate al termine del mercato di giovedì a Trento. Era il 24 maggio quando uno degli addetti alla pulizia delle vie del centro al termine del mercato settimanale, aveva trovato uno zaino che conteneva le tre molotov. Era partito immediatamente l’allarme e quindi le indagini che avevano portato a Pallaoro. Su richiesta dei suoi difensori (Ceola e Tommaselli), l’imputato era stato sottoposto ad un accertamento psichiatrico. Il dottor Arrighini ha quindi stabilito che l’uomo, nel periodo in cui ha commesso i reati (era accusato anche di danneggiamenti verso il sindaco di Pergine Oss Emer) non stava bene, non era capace di intedere e di volere. E questo a causa di una cura sbagliata che sarebbe stata la conseguenza di una diagnosi sbagliata. Cambiata la cura, l’uomo starebbe molto meglio tanto che il perito lo ha definito non pericoloso. Il giudice ha comunque deciso alla misura di sicurezza della libertà vigilata per un anno, anno in cui l’uomo continuerà a frequentare la comunità.