Bollette dell’acqua: boom di morosi nel 2013 a Riva
Nel 2012 appena 9 famiglie non avevano pagato: un anno dopo sono salite a 116. La proposta: «Creare un fondo di solidarietà con i gettoni dei consiglieri»
RIVA. La risposta del sindaco Mosaner ad una interrogazione del consigliere di minoranza Gerardo Gaiatto apre una finestra su un aspetto doloroso e generalmente ignorato della crisi che molte famiglie stanno attraversando. Gaiatto aveva segnalato che negli ultimi mesi sono sempre più numerosi i casi “di concittadini che nel massimo riserbo, spesso anche con il timore e l'imbarazzo del chiedere, si rivolgono ad associazioni od enti di beneficenza (Caritas in primis) per essere aiutati a pagare le utenze di acqua, luce e gas” perché non riescono più con i soli loro mezzi a farvi fronte.
La risposta del sindaco snocciola una serie di dati relativi all'ultimo triennio (dal 2011 al 2013) che segnalano la pesantezza del momento. Per quanto riguarda luce e gas, l'aspetto commerciale del contratto non è più seguito da Ags direttamente, ma dai diversi fornitori/grossisti che hanno sottoscritto con i clienti finali un contratto in base al quale, nel caso di morosità inviano al comune un ordine “di stacco/sospensione delle fornitura cui siamo, per legge e pena sanzioni, obbligati tempo”. Relativamente alla fornitura di energia elettrica i distacchi sono stati 344 nel 2011 su un totale di 15.181 utenti allacciati, e sono aumentati a 362 nell'anno successivo (su15.256 utenze) per arrivare a 389 nell'anno appena concluso, su 15.353 utenze fra Riva, Nago-Torbole, Tenno e la frazione di San Giorgio del comune di Arco.
Per quanto riguarda il metano (che viene distribuito a Riva e ad Arco) i distacchi effettuati risultano 194 nel 2011 (su 15.618 utenze), 233 nell'anno successivo (su 15.858) e 186 nel 2013 ( su 16.047). Per l'acqua la situazione è differente in quanto l'intero settore è gestito da Ags: inoltre non è possibile per legge disattivare la fornitura domestica, “in caso di morosità grave Ags provvede con la riduzione della portata dell'acqua, fin tanto che l'utente non provvede al saldo di quanto dovuto. Nel caso di difficoltà economica dell'utente concordano con lo stesso dei piani di rientro personalizzati che al 31 gennaio 2014 ammontano a 25”.
Nel triennio si registrano comunque anche stacchi eseguiti: in numero limitato nel primo biennio, rispettivamente 12 e 9 su un totale di circa diecimila utenze mentre nel 2013 c'è stata un’impennata, arrivando a 116 su un totale di 10115. Gaiatto, davanti a questa situazione, invita il sindaco Mosaner che ha la delega alle politiche sociali ad “approvare una delibera di giunta con la quale si stabilisce che il denaro pubblico risparmiato dai costi della politica comunale da qui a fine legislatura e cioè gettoni di presenza rinunciati da parte dei consiglieri comunali, autoriduzioni delle indennità degli assessori e del sindaco nonché del presidente del Consiglio comunale vengano devoluti a Caritas e Centro di ascolto per sostenere le famiglie rivane che per comprovata morosità incolpevole rischiano il distacco delle utenze domestiche”.
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