TRENTO. Mentre si discute del futuro dei punti nascita trentini capita anche che un bambino russo venga al mondo all’ospedale di Trento, con tante grazie della neo-madre per un lieto evento che poteva anche avere un esito diverso. È accaduto a fine febbraio quando la donna - che era venuta in Trentino per una settimana bianca, nonostante fosse giunta ormai alla 27ª settimana di gravidanza - è arrivata d’urgenza all’ospedale perché non si sentiva bene.

È finita che il bambino è venuto al mondo (prematuro, ma sano) e in questi giorni è ricoverato nel reparto di neonatologia, seguito dai medici e dai familiari che nel frattempo sono ospiti in una struttura dell’Associazione amici della neonatologia trentina. Il bambino in queste cinque settimane ha preso peso regolarmente, ma dovrà restare ancora in ospedale, come è normale in queste situazioni.

La famiglia è grata alla sanità trentina per l’assistenza ricevuta, mentre su internet (proprio ieri) è circolato un appello per il pagamento delle spese sanitarie che - al termine del ricovero - potrebbero aggirarsi attorno ai 15 mila euro.

Fonti dell’azienda sanitaria spiegano che in Italia l’assistenza sanitaria è garantita a tutte le persone che ne abbiano bisogno, ma nel caso di cittadini stranieri le spese vengono addebitate al paziente che potrà (eventualmente) ottenere il rimborso dalla propria assicurazione o dal proprio sistema sanitario.