Badanti a lezione di cucina trentina
Auser e Apsp S. Spirito stanno realizzando un progetto formativo per migliorare i servizi per gli anziani non autosufficienti
PERGINE. Promuovere la formazione delle persone addette all’assistenza degli anziani non autosufficienti al proprio domicilio, è uno dei progetti al quale sta lavorando l’Auser di Pergine, pensando in particolare all’aspetto alimentazione. Insegnare cioè il “mangiare trentino” o alle badanti straniere, è nei programmi che Elia Bernardi e Maria Sartori stanno portando avanti.
Dell’assistenza in casa agli anziani da parte di badanti, fenomeno sempre più sviluppato e sostenuto anche degli indirizzi dell’Azienda sanitaria provinciale, sta interessandosi in modo particolare l’Auser di Pergine, che assieme a Provincia, Apsp S. Spirito, Cooperazione Reciproca Pergine e a qualche altra associazione, si preoccupa della formazione di queste persone, che in gran parte provengono appunto dall’estero.
«L’attenzione per la preparazione dei cibi è solo uno delle capacità che deve avere e conoscere chi assiste l’anziano, molto importante, al pari di quella sanitaria, economica e di relazione – spiega Bernardi – e su questa convinzione stiamo confrontandoci per il bene degli anziani. Ma non si tratta solo di alimentazione, ma anche di saper affrontare altri aspetti. Ad esempio quello economico e gestionale, mentre sarà l’Apsp S. Spirito a curare l’aspetto sanitario e la cura della persona».
La ricerca e formazione del personale che assiste l’anziano, non sempre straniero, è nei programmi anche del S. Spirito, che alcuni anni fa ha contribuito con Promocare, Cooperativa La Strada, Cooperazione Reciproca Pergine (Crp), a promuovere un servizio di cura ed assistenza alle famiglie denominato "Sportello badanti". Sportello al quale si rivolgono le famiglie che cercano una risposta adeguata, affidabile e flessibile alle esigenze di cura di anziani, o persone anche solo temporaneamente non sono autosufficienti, donne e uomini che vogliono lavorare nei servizi di cura alla persona.
«Su questo progetto siamo ancora a livello di confronto e discussione tra le parti interessate – spiega il direttore del S. Spirito Giovanni Bertoldi - ma con la cooperativa La Strada si stanno valutando i temi della formazione del personale in tutti i vari aspetti che possono rientrare nel delicato rapporto badante – anziano».
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