«Autoerotismo sul pullman, l’assoluzione non ci aiuta»
Trento. «Assistiamo troppo spesso a casi di violenza sulle donne, e come istituzioni cerchiamo di sensibilizzare e affrontare i temi della sicurezza, del vivere civile, della lotta alla criminalità....
Trento. «Assistiamo troppo spesso a casi di violenza sulle donne, e come istituzioni cerchiamo di sensibilizzare e affrontare i temi della sicurezza, del vivere civile, della lotta alla criminalità. Spiace pertanto che l'epilogo di una vicenda che tratta di un caso di autoerotismo su un pullman finisca col dare un messaggio che viaggia nella direzione opposta a quella che, con tante istituzioni e realtà associative, stiamo faticosamente percorrendo». È il commento dell'assessore provinciale alla salute Stefania Segnana alla sentenza di assoluzione per un africano che si è masturbato su un autobus di linea. Era caduta l’accusa di atti osceni in quanto i fatti si erano svolti prima delle 8 di domenica, cioè in un orario in cui i bambini e i minori in generale sono ancora a casa.
Per il sindacalista Stefano Montani (Filt) invece «ogni atto di violenza va condannato e si sta facendo il possibile per arginare casi di questo tipo». Tuttavia, aggiunge Montani «il problema non può essere strumentalizzato da una sola parte politica e va risolto con strumenti come telecamere, protezioni posto guida, controlli e con atti politici, anche prevedendo semplici iniziative rivolte agli studenti per spiegare l'importanza del trasporto pubblico e la necessità di tenere comportamenti corretti a bordo».