Autobus, caos senza fine ora indaga la Procura
La Provincia segnala inadempienze del Consorzio trentino autotrasportatori. Proteste anche a Rovereto. Il Comune: riaffideremo la linea 7 a Trentino trasporti
TRENTO. Multe dai vigili urbani, il Comune di Rovereto infuriato che chiede il ridimensionamento delle esternalizzazioni del trasporto pubblico. Ma soprattutto, una segnalazione in procura. Lo rivela il dirigente del Servizio trasporti della Provincia, Roberto Andreatta: già da qualche mese è stata appunto depositato una segnalazione alla Procura per inadempienze sui servizi commissionati alla Cta. Si parla, in questo caso, di turbativa al regolare svolgimento di servizio pubblico. Il comportamento poco trasparente, e in più di un’occasione palesemente illegale (come dimostrato negli scorsi giorni dal Trentino), di poche ditte appartenenti al Consorzio trentino autotrasportatori, sta insomma avendo pessime ripercussioni su tutto l’ambiente del noleggio privato. E a pagare le scorrettezze di pochi rischiano di essere la stragrande maggioranza dei consorziati che da anni sono in regola, rinnovano il parco mezzi, pagano regolarmente i dipendenti e rispettano gli utenti. Giovedì uno scuolabus della Cea Star, ditta di Andrea Peterlini, fratello di Marco Peterlini della Taxibus, consorziata Cta, è stato multato dai vigili urbani di Levico perché sorpreso con a bordo 6 bambini in più del dovuto, e anche a Rovereto, a quanto pare, le cose non stanno andando meglio. «In questo periodo abbiamo ricevuto troppe lamentele dai citadini - spiega l’assessore ai trasporti pubblici del Comune di Rovereto, Giuseppe Bertolini - riferite in particolar modo alla linea 7, ma più in generale a quelle date in subappalto dalla Trentino trasporti alla Cta. Mezzi sporchi, che ad occhio nudo risultavano obsoleti, logori, con gomme lisce e spesso erano più piccoli di quanto promesso. E poi ritardi, corse che saltavano, tragitti che restavano scoperti. I cittadini, di conseguenza venivano da noi a protestare, ma le responsabilità erano prima di tutto del Consorzio che, a mio parere, dovrebbe vigilare sul comportamento dei suoi consorziati e poi di Trentino trasporti che forse prima di affidare i servizi dovrebbe verificare che le ditte siano in grado di espletarlo. Ebbene, esasperati abbiamo chiesto che le linee esternalizzate tornino, nella stragrande maggioranza, sotto la gestione del pubblico. Se l’anno scorso avevamo affidato ai privati il 9-10% del nostro servizio trasporti, puntiamo a ridurlo in tempi rapidi intorno al 3%. E così da oggi la linea 7 sarà riaffidata a Trentino trasporti. Anche perché - conclude Bertolini - a noi sono risultati dei disavanzi non chiari. Per esempio per il quarto trimestre del 2012 con Trentino trasporti avevamo concordato un piano operativo che risultava in pari, dal punto di vista economico. A luglio 2013 invece c’è stato presentato un bilancio in rosso di 100 mila euro».