Austria, nel frontale muoiono due ventenni

TRENTO. Due giovani vite spezzate, una terza segnata indelebilmente da uno schianto tremendo all’alba nei pressi di Tösens nel distretto di Landeck in Austria. A una trentina di chilometri da casa,...



TRENTO. Due giovani vite spezzate, una terza segnata indelebilmente da uno schianto tremendo all’alba nei pressi di Tösens nel distretto di Landeck in Austria. A una trentina di chilometri da casa, San Valentino alla Muta, dove stavano facendo rientro. Uno scontro frontale con un tir si è portato via Patrick Plangger e Johannes Mall, entrambi ventenni, entrambi vigili del fuoco, amici e colleghi di lavoro. Con loro viaggiava H.F., sopravvissuto all’incidente e giunto in gravi condizioni all’ospedale di Zams. Tutti e tre residenti nella stessa frazione del comune di Curon, circa 800 anime, paesino adagiato fra i due laghi dell’Alta Venosta. Una comunità squassata nelle sue fondamenta, trincerata ieri dietro a tante lacrime, preghiere e frammenti di parole per ricordare i due ragazzi. La tragedia si è consumata poco prima delle 6.30. Era ancora buio, avrebbe albeggiato di lì a poco. Stando alle testimonianze le condizioni meteo e della strada non presentavano avversità. Per ragioni sulle quali indaga la polizia austriaca, l’auto con a bordo i tre venostani – una Volkswagen due volumi – ha invaso la corsia opposta. Un colpo di sonno, una distrazione o altri fattori, cosa abbia provocato lo sbandamento non è chiaro. In senso contrario stava provenendo un autoarticolato guidato da un trentatreenne romeno. L’impatto è stato terrificante e la parte anteriore del veicolo dei tre ragazzi si è accartocciata, devastato dall’urto. La macchina è volata fuori strada, per coincidenza, sulla stessa strada passava un’autoambulanza germanica la cui equipe si è subito attivata. Ma per estrarre dalle lamiere i ragazzi si è dovuto attendere l’arrivo dei vigili del fuoco da Ried e da Prutz. Per l’intervento con le pinze idrauliche si sono portati sul posto 55 pompieri. Purtroppo per il guidatore e l’amico che era sul sedile posteriore non c’è stato nulla da fare.













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