Attentato a Saragozza, arrestata una trentina

Si tratta di Valeria Giacomoni, anarchica di 35 anni. Secondo la polizia è una «collaboratrice» del nucleo duro che è entrato in azione alla Basilica del Pilar



MADRID. C'è anche una trentina fra gli anarchici arrestati dalla polizia come presunti autori dell'attentato alla Basilica del Pilar di Saragozza del 2 ottobre scorso: si tratta di Valeria Giacomoni, 35 anni, di Trento. Secondo la polizia è «una collaboratrice» del nucleo duro dell'organizzazione di anarchici alla quale appartengono i due cileni arrestati: Monica Andrea Caballero Sepulveda e Francisco Javier Solar Dominguez, ritenuti responsabili di aver collocato l'ordigno nella navata centrale della Basilica.

Il numero dei fermati sale quindi a cinque. Secondo gli sviluppi delle indagini coordinate dal magistrato Eloy Velasco, dell'Audiencia Nacional, e svolte in collaborazione con l'intelligence cilena, Sepulveda e Dominguez fanno parte di un'internazionale anarchica ed erano stati processati in Cile per aver collocato ordigni in una trentina di chiese. Tornati in libertà per un vizio di forma, si erano trasferiti in Spagna, paese che - secondo le fonti - rappresenta una sorta di rifugio degli anarchici radicali. Gli altri due fermati, un cileno e un argentino, erano nell'abitazione degli arrestati al momento dell'intervento della polizia. L'attentato di Saragozza sarebbe collegato all'ordigno collocato nella Cattedrale de La Almudena di Madrid.













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