«Area ex Atesina, no al taglio dei 3 milioni»
TRENTO. Nell’ambito del Bilancio, Merler – Civica Trentina – ha prospettato la possibilità di ridurre la cifra stanziata per il primo lotto della riqualificazione dell’ex Atesina. Contro questa...
TRENTO. Nell’ambito del Bilancio, Merler – Civica Trentina – ha prospettato la possibilità di ridurre la cifra stanziata per il primo lotto della riqualificazione dell’ex Atesina. Contro questa ipotesi intervengono Annunziata Tirino e Manuela Zaninotto portavoci del Cimitato 3.0: «Qualche settimana fa i giornali titolavano il via libera al progetto sull’area ex-Atesina con lo stanziamento di oltre 3 milioni di euro: non sorgeranno altri centri commerciali, ma un luogo di socialità e un piccolo polmone che darà respiro al quartiere. Un traguardo che i residenti sognano dal 2003 con il progetto Palomar e per cui il Gruppo 3.0, gruppo spontaneo di residenti del quartiere Solteri-Magnete- Centochiavi, ha lavorato per più di un anno, anche con due assemblee che hanno registrato il tutto esaurito, a cui sono seguiti numerosi incontri di confronto con i rappresentanti della giunta. Questo a testimonianza di quanto il quartiere sia popolato ed abbia a cuore la propria sorte, poiché da troppi anni questo grande rione è stato cancellato dalle voci di bilancio. Il dialogo cercato col Comune ha riacceso le speranze e il lavoro è stato ripreso dove si era interrotto parecchi anni fa. Pochi giorni fa però si annuncia che il centrodestra, attualmente all'opposizione, intende mettere in discussione la quota stanziata per la riqualificazione dell’area ex- Atesina. Ebbene siamo davvero stupiti. È lo stesso centrodestra che, pochi mesi fa, si è offerto di dare sostegno al Gruppo 3.0. È lo stesso centrodestra che ci ha incoraggiati ad andare avanti, ma che oggi ritiene che da 3 milioni e 200 mila euro in bilancio sul progetto si possa tagliare a 2 milioni, che non saranno sufficienti a mettere in sicurezza l’area e a realizzare l’atteso parco con una piazza coperta per promuovere la socialità del quartiere. Quando si parlerà di bilancio di spesa, vogliamo ricordare a coloro che prenderanno decisioni, che i residenti di questa fetta di città, stanno attendendo da molti anni una giusta riqualificazione. Siamo un quartiere vasto e frammentato, spaccato in due dalla via Brennero e strozzato dalla logistica commerciale della zona. Si palesano difetti urbanistici, mancano luoghi di aggregazione per i giovani, punti per organizzare momenti di socialità e spazi adeguati per il dopo-scuola. Ebbene di questo chiediamo il conto, poiché rifiutiamo l’etichetta di quartiere dormitorio. Siamo un quartiere vivo, crescente e pensante». (d.p.)