Aperto il ponte, sparito il cippo

I ciclisti possono percorrere in sicurezza il gioiello di ingegneria e design che collega Nomi con Calliano



NOMI. Si pedala sul parquet: un po' in sordina, durante le vacanze di Natale, è stato aperto il nuovo ponte ciclabile sull'Adige, tra Nomi e Calliano. È un piccolo gioiello di ingegneria e design, che per questo è anche costato un po' - 2 milioni e 188 mila euro, coperti dalla Provincia. Una cifra che ha destato perplessità anche tra gli appassionati ciclisti. Ora però si passa da una parte all'altra del fiume senza alcun rischio. La ciclabile di fondovalle, sempre più frequentata anche da turisti, in Alta Vallagarina passa dalla sinistra alla destra Adige. Sinora i ciclisti utilizzavano il ponte della strada provinciale, ma ciò comportava dei rischi. Oltre alla promiscuità tra biciclette, automobili e altri mezzi (trattori, qualche camion), era necessario anche attraversare la strada per imboccare la ciclabile, peraltro proprio in prossimità di una curva al termine di un lungo rettilineo. Si doveva attraversare la strada anche per prendere la ciclabile per Calliano, o per spostarsi al vicino biotopo del Taio. Oltre al ponte, sono stati costruiti due piccoli sottopassaggi ciclopedonali sotto la strada, di servizio al ponte o per il biotopo.

Il segno distintivo del ponte è la grande arcata di sostegno, fortemente inclinata sul lato nord: per la sua posizione centrale e per la mancanza di ostacoli alla vista, è facilmente avvistabile anche da lontano - la si vede ad esempio già dal paese di Volano, fa capolino sopra le viti.

La pavimentazione della passerella è fatta con una sorta di parquet. Il ponte è stato aperto lo scorso 21 dicembre, con i primi passaggi dei ciclisti. Manca ancora il verde sulle banchine create per separare la ciclabile dalla provinciale, ma quello arriverà in primavera. Il cantiere - avviato nell'ottobre 2010 - è stato sotto gli occhi curiosi dei ciclisti e dei passanti. Si è così potuto ammirare la posa della passerella, la creazione di una banchina temporanea nel letto dell'Adige, la posa dell'arcata, il collaudo (avvenuto in estate con 100 cassoni di frutta riempiti d'acqua del fiume). In primavera, proprio durante la fase più delicata del cantiere, poco ci mancò che una piena non portasse via la banchina sul fiume. Manca però all'appello un vecchio cippo stradale con la scritta "via per Calliano", che si trovava all'inizio della ciclabile per il paese. Spostata per far posto al cantiere, non è più in loco, e già su Internet alcuni appassionati hanno lanciato un appello per il suo ripristino. Nella speranza che non sia stata malauguratamente distrutta. (m.s.)

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