Amianto vicino alle scuole, è allarme
Fabbrica in disuso con tetto in cemento-eternit. Residenti preoccupati
ROVERETO. Allarme amianto in città. A due passi dal Mart, alle spalle delle nuove scuole medie "Negrelli" di corso Rosmini, un enorme edificio, abbandonato da anni, simbolo dell'archeologia industriale locale, troneggia sulla collina. In tutta la sua dannosa pericolosità. Un'alta recinzione arancione allontana i curiosi, un cartello avverte dell'avvio di un progetto di demolizione, ma risale al 29 dicembre 2007.
La proprietà dell'immobile è trentina, ma da allora non si è mosso un filo. Alcuni genitori degli studenti sono allarmati per la vicinanza con l'eternit. Mentre Torino "celebra" la condanna ai vertici delle fabbriche Eternit in Italia, riconosciuti responsabili di quasi tremila morti a causa dell'amianto, la preoccupazione dei genitori degli alunni delle scuole medie "Negrelli" si è fatta ancora più angosciante. Dalla scuola alla fabbrica dismessa, infatti, ci sono poche decine di metri.
Le coperture sono tutte in eternit (a vederle da vicino, sembrano anche in buone condizioni). Come è risaputo, la presenza in sé dell'amianto «non è necessariamente pericolosa, lo diventa qualora le fibre vengano sprigionate nell'aria, per effetto di qualsiasi sollecitazione», si legge nel portale del Ministero della Salute sui rischi dell'amianto.
All'ufficio urbanistica del Comune è depositato il "malloppo" delle linee guida per il piano d'area 14 di via Sticotta. «Esso è costituito da più corpi di fabbrica - si legge nei contenuti generali - ciascuno con accessi autonomi, la cui destinazione d'uso è preponderatamente produttiva con locali vocati a laboratorio, a magazzino e a uffici. L'edificato non è di pregio, ha una volumetria complessiva considerevole ed una vocazione produttiva che non lega con il tessuto urbano». Da quanto si apprende dagli uffici comunali, la lottizzazione sarebbe congelata, causa crisi.
La scuola media si trova ad ovest, le pendici della collina ad est, e si raggiunge solo per una strada dissestata, a fianco dell'accesso ai parcheggi superiori delle scuole Negrelli, dopo aver superato un porticato. Lo stato degli edifici è in evidente stato di degrado. Tutta la zona è recintata da una protezione in plastica arancione (quella tipica dei cantiere edili) e da una in ferro. L'ingresso è bloccato da un cancello, legato con una catena d'acciaio e un grosso lucchetto. Attorno, erbacce alte e secche, rifiuti sparsi, alberi e arbusti morti. Qualche buco nella recinzione potrebbe far pensare che la fabbrica venga usata anche come rifugio di fortuna.
Accanto al cancello d'ingresso, un cartello avverte la presenza del cantiere per il "Piano d'area via Sticcotta, concessione edilizia n.50526/07". Proprietaria del sito la Duplo costruzioni edili srl di Trento. Data d'inizio del lavori il 29 dicembre 2007. È invece datata 15 gennaio 2008 la lettera spedita all'Unità operativa prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro di Trento. A fianco del piano d'area, la notifica preliminare della natura dell'opera. Parla di progetto di demolizione integrale degli edifici esistenti. Il cantiere avrebbe dovuto partire il 18 gennaio 2008 e concludersi il 20 aprile 2008. Ammontare complessivo dei lavori: 150.000 euro. Ma finora, non si è mosso filo d'erba. Ora i residenti della zona e i genitori degli alunni delle scuole Negrelli chiedono di intervenire: «Quelle coperture in eternit preoccupano. Sarebbe ora di smaltirle».