Alotti: «Infortuni, intervenga la Forestale»
Trento. È ancora ricoverato in rianimazione il boscaiolo romeno che è rimasto ferito l’altro ieri in un incidente nei boschi di Moena. L’uomo, dipendente di una ditta austriaca che sta lavorando al...
Trento. È ancora ricoverato in rianimazione il boscaiolo romeno che è rimasto ferito l’altro ieri in un incidente nei boschi di Moena. L’uomo, dipendente di una ditta austriaca che sta lavorando al recupero dei tronchi abbattuti dalla tempesta Vaia nei pressi del depuratore di Moena, è stato centrato da un tronco alle gambe. Già nella serata di venerdì sottoposto a un intervento chirurgico. Ha riportato gravi traumi di schiacciamento agli arti inferiori. Dopo l’operazione è stato ricoverato nel reparto di rianimazione con prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita.
Sempre venerdì c’è stato un altro infortunio, meno grave, a un boscaiolo bosniaco sempre impegnato nella rimozione dei tronchi abbattuti dalla tempesta Vaia. Gli infortuni nei boschi ormai sono molto numerosi e il segretario della Uil Walter Alotti si dice preoccupato e chiede l’intervento della forestale: «Continua lo stillicidio di infortuni sul lavoro nei boschi: la Uil rilancia la proposta di mobilitare anche il Corpo Forestale Provinciale nella vigilanza e prevenzione degli infortuni nelle nostre foreste devastate da Vaia. A Predazzo ed a Moena venerdì altri due boscaioli si sono gravemente infortunati nell’ambito del ripristino del patrimonio boschivo trentino, devastato dalla tempesta Vaia. La Uil rilancia una proposta originale concepita proprio a seguito degli eventi dell’ottobre 2018.
Essa riguarda l'intervento, oltre all’ Arma dei Carabinieri ed ai tecnici dell'azienda sanitaria - quest'ultimi spesso costretti al lavoro d'ufficio o di supporto alla magistratura -, di nuclei specialistici della Polizia municipalizzata, per una maggiore vigilanza riguardo ai controlli nei cantieri edili urbani e comunali e soprattutto la discesa in campo, proprio nel settore agricolo e forestale, di nuclei specializzati del Corpo Forestale provinciale, appositamente preparati e formati per i nuovi compiti assegnati. Sarebbe molto utile alla comunità trentina, ne siamo certi e torniamo a riproporre l’idea, l’impiego dei forestali nella vigilanza e prevenzione degli infortuni nei tantissimi cantieri forestali in attività nei nostri boschi sinistrati».