All'ex Alumetal il polo dell'energia
Provincia, Trentino sviluppo e Comune al lavoro per la sua riqualificazione
ROVERETO. Polo del gusto, addio. Immenso "polmone" per lo sport, bye bye. Le svariate idee di riqualificazione del sito ex Montecatini da oggi vanno in soffitta. Il Comune di Mori e la Provincia stanno lavorando «in massima condivisione» al suo rilancio. Il corpo centrale, salvaguardato, tornerà a generare energia, il resto concentrerà aziende che lavorano sulle energie alternative. E diventerà la più importante piattaforma logistica e intermodale. L'assessore provinciale all'industria, Alessandro Olivi, d'intesa con il Comune di Mori, spiega di aver trovato la quadra alla riqualificazione del sito ex Montecatini.
Dignità paesaggistica. Per Provincia, Trentino sviluppo e Comune «è una ferita, visibile anche dall'A22, da sanare». Già pronte analisi di rischio, progetto di bonifica approvato, manca solo la variante puntuale del comune di Mori. Subito dopo la Provincia potrà operare «scelte concrete di rilancio dell'area».
La "Centrale" si riaccende. Monumento di archeologica industriale, è pronto il progetto di Trentino sviluppo di recupero integrale del corpo centrale. Genererà energia. Gli altri volumi saranno abbattuti per fare spazio ad «aziende innovative, realizzando ex novo».
Chilometro rosso. Il Pup ha confermato, tra i siti industriali trentini, le Casotte, l'ex Alumetal, il Polo tecnologico e la Manifattura: il vero chilometro rosso, «non finto come a Bergamo. Territorio aperto da destinare a nuovi insediamenti di tipo industriale non esisterà più. Dobbiamo sfruttare l'esistente».
Polo eutrofico. «Non suggerisco un'unica filiera produttiva. Ma con una sua propria autonomia energetica, per abbattere i costi delle stesse aziende, utilizzando la capacità del luogo di essere generatore di energie alternative, acqua, sole, aria».
La più grande piattaforma intermodale. «Nei prossimi 5-10 anni ci sarà necessità di ricollocare importanti siti produttivi, cresciuti in ambiti urbani e che hanno poche possibilità di espansione e riconfigurazione. Grazie alla attuale piattaforma di servizi che offre oggi la Vallagarina: ferrovia, A22, vicinanza ai poli tecnologici e scientifici. Le aziende presenti nell'Alto Garda potrebbero essere interessate ad avvicinarsi alla nuova piattaforma logistica. Intermodalità industriale non è solo Interbrennero, ma dovrà essere quella di Rovereto sud - Mori. Non in antitesi. Qui si innesta il confronto con le Ferrovie dello Stato. Obiettivo spostare i camion dalla strada alla ferrovia. La maggior parte dei camion partono da Rovereto e dalla Busa (le due Cartiere, Hurth, Aquafil e Dana)».