A Trento è “movida selvaggia”: i residenti imbufaliti chiedono di vietare gli alcolici
“C’è la brutta consuetudine dei ragazzi a portare da casa borse piene di alcool e dei baristi a vendere una quantità abnorme di alcool da asporto”
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TRENTO. Si è scatenata la “movida selvaggia” a Trento. Così la chiama il Comitato anti degrado centro storico. Nel mirino “comportamenti incivili che si verificano tutti i giorni della settimana (nella tarda serata, specialmente dopo le ore 22)" già dal 2017".
Per i esidenti bisogna intervenire. E al più presto. Il Comune – è la richiesta deve imporre il divieto di “consumare alcolici in strada nel centro storico”. Nel dettaglio, si tratta di “modificare l’attuale regolamento della polizia urbana di Trento e, nell’immediato, emettere un’ordinanza contingibile e urgente per risolvere il fenomeno del degrado nella zona della piazzetta liceo Bonporti e vicoli limitrofi".
Ecco la lettera: "Chiediamo quindi che siano vietati in particolare gli alcolici e qualsiasi bevanda in vetro o lattina; questo risulta necessario in quanto eviterebbe comportamenti incivili fuori controllo e giovani ubriachi con alcool in mano in giro per le vie del centro; è un dato di fatto che l'abuso di alcool è una piaga per le nuove generazioni. In questa zona della città, a causa della brutta consuetudine dei ragazzi a portare da casa borse piene di alcool e dei baristi a vendere una quantità abnorme di alcool da asporto, soprattutto a partire dalle 22 fino al mattino si vedono atteggiamenti non sopportabili (urla, schiamazzi, rifiuti organici, vandalismi, radio con autoparlanti sulle auto parcheggiate, bottiglie, vetri e rifiuti abbandonati).
Crediamo che quanto sopra descritto sia l’unico modo per contenere questi fenomeni di degrado. Per l’ordinanza o ancora meglio per il nuovo regolamento verranno interpellate varie istituzioni come le forze dell’ordine che forniranno maggiori controlli e provvederanno a sanzionare coloro che non rispettano leggi e regole legate al decoro e al rispetto della quieta pubblica in un centro abitato da anziani, bambini, disabili e lavoratori. Qui parliamo di una serie di comportamenti che sono sanzionabili e già previsti nel regolamento di polizia urbana del 1964. Ci sono delle norme già presenti nel regolamento del Comune che puniscono comportamenti non consoni, norme già presenti da 55 anni nell'articolo 19 del regolamento di polizia urbana, però si tratta di regole di fatto mai applicate. Parliamo di urinare, defecare e consumare sostanze stupefacenti anche all’interno delle pertinenze di edifici pubblici (scuola materna Tambosi, facoltà di medicina, ISIT, liceo Bonporti) e privati. In aggiunta a tutto questo, l’ordinanza e la modifica del regolamento di polizia urbana mette al centro il problema del consumo degli alcolici e sarebbe una via concreta per arginarlo o comunque ridurlo sostanzialmente. Tutto ciò chiaramente deve venir elaborato assieme alla polizia municipale e all'ufficio legale per rendere efficace l'azione di contrasto a tutte le forme di degrado”.
"La nostra richiesta è volta alla tutela per gli esercenti che ogni mattina si ritrovano a dover pulire quanto lasciato da persone incivili la sera (alcuni di loro a causa di ciò hanno deciso di trasferirsi altrove), per i numerosi studenti (della materna, del liceo coreutico, dell’ISIT e della facoltà di Medicina) che la mattina si trovano a passare sui marciapiedi e per la piazzetta in una situazione di assenza di decoro con cocci di vetro e resti di deiezioni varie, ma soprattutto per i residenti spesso vittime di comportamenti sgradevoli da parte di persone in ubriachezza molesta e costretti a dover rimanere svegli tutta la notte a causa di urla, insulti e schiamazzi continui. Cosa prevede il regolamento e l'ordinanza già attiva in altre città italiane. La modifica del regolamento e l’ordinanza urgente prevede che, nell’ambito dei viali di circonvallazione non sarà possibile consumare alcolici in aree pubbliche, tranne nelle aree predisposte, vale a dire i bar, i locali e i Ioro dehors (con l’attenzione dei gestori ad educare ad un comportamento civile i loro avventori) limitatamente ad un orario consono per un centro residenziale, non oltre la mezzanotte. L’ordinanza si estende a qualsiasi altra bevanda (in altre parole non si potrà comprare una lattina di birra e berla camminando per strada. Sarà presente una multa che aumenterà in caso di recidiva), anche non alcolica, se contenuta in recipienti di vetro o metallo, quindi bottiglie e lattine. Diverse zone del centro, infatti, si svegliano la notte per gli schiamazzi di ubriachi e si risvegliano la mattina tra bottiglie di vetro abbandonate o infrante a terra. Per cui non si potranno più acquistare alcolici in negozietti di alimentari o supermercati e poi berli in strada. La vendita ai maggiorenni resta lecita, ma non il consumo in strada (quindi i gestori si impegneranno a non vendere più bevande alcoliche da asporto, eliminando così anche il problema di far arrivare l’alcool tramite amici maggiorenni a minorenni). L'ordinanza già presente in varie città italiane ha validita 24 ore su 24, ha una durata di 90 giorni, dopo questo termine bisognerebbe inserire la norma in modo stabile nel nuovo regolamento di polizia urbana e renderla chiara, precisa e applicabile in maniera definitiva. A dìfferenza di quanto accaduto negli ultimi anni, il regolamento dovrebbe essere approvato e firmato in tempi brevi: Discussioni che durano anni non hanno senso. Consapevoli che anche i ragazzi hanno diritto a svagarsi, chiediamo inoltre di poter trovare luoghi più consoni al divertimento serale (quindi esterni a zone abitate), come ad esempio il palazzetto dello sport di Trento sud, il parco delle Albere (dove è presente la biblioteca universitaria), parchi urbani e zone industriali, fornendo bar con servizio dopo le 22 e servizi di trasporto pubblico. Il problema principale della nostra zona è che qui, trovando alcool a basso prezzo, locali aperti fino a tarda notte e non avendo necessità di rientrare a casa con mezzi pubblici, i ragazzi vengono nella zona tristemente nota per concludere la serata (difficilmente c’è assembramento prima delle 22), ma stazionando in maniera molesta fino alle prime luci dell’alba (abolito il coprifuoco i giovani torneranno a stazionare fino alle 3-4 di mattina, tutti i giorni della settimana). I giovani chiedono proprio questo, luoghi dove fare serata fino alle prime ore dell’alba, con chioschi e bar aperti con musica, ma in un luogo lontano dal centro abitato. In occasione del periodo estivo sarebbe importante offrire anche dei mezzi pubblici per poter sfruttare anche i laghi e le discoteche che abbiamo. Tutto ciò coinvolgendo varie istituzioni, tra cui anche la giunta provinciale, per migliorare Trento che in questi anni è stata governata sottovalutando questo problema importante e urgente, per poterla vedere più pulita, più ordinata, più vivibile sia per le famiglie, che per i bambini, che per i turisti, che per i nostri nonni che vedranno dei giovani più responsabili ed educati, ma soprattutto saranno il nostro futuro. Riconosciamo il bisogno dei giovani di socializzare, cerchiamo quindi di fornire loro dei luoghi alternativi dove divertirsi e svagarsi anche nella seconda parte della serata, ma lontana da aree residenziali; uno dei principali problemi è l’assenza di servizi pubblici serali. Chiediamo quindi alle varie istituzioni di prendere la situazione in carico".