Il censimento 

28 mila camosci, 10 mila cervi

TRENTO. Sandro Brugnoli, tecnico del Centro del Casteller, mostra soddisfatto le foto ed i disegni realizzati dagli scolari che ogni anno visitano l’area, come i 66 bambini della scuola materna di...



TRENTO. Sandro Brugnoli, tecnico del Centro del Casteller, mostra soddisfatto le foto ed i disegni realizzati dagli scolari che ogni anno visitano l’area, come i 66 bambini della scuola materna di Albiano che hanno assistito l’anno scorso al rilascio di un giovane capriolo curato al Centro con un altro piccolo femmina. Sono stati più di 2.000 gli alunni coinvolti nel 2018 in attività didattiche, per 58 istituti scolastici e 759 le persone che hanno visitato l’area del Casteller. Degli esemplari custoditi si è detto, ma l’Associazione cacciatori trentini tiene monitorata la popolazione degli ungulati in tutto il Trentino. I dati riferiti al 2018: i camosci sono 28.000 e gli abbattimenti nel 2017 sono stati 2.806 (3.404 le assegnazioni per il 2018), i cervi calcolati sono 10.500, 2.225 gli abbattimenti nel 2017 (2.727 le assegnazioni), i caprioli sono 35.670, 4.447 gli abbattimenti (6.836 le assegnazioni). Chiediamo se ci sono state conseguenze sulla fauna per la tempesta dello scorso ottobre. Il presidente Ravelli: “Ad oggi – afferma – non risulta che ci siano stati ritrovamenti di carcasse di animali uccisi per il maltempo di fine ottobre. Di certo, la selvaggina avrà un habitat più favorevole, perché le aree boschive che si alternano a spazi aperti, dove gli alberi sono stati abbattuti, sono ideali per gli animali. Si dovrà adeguare il piano faunistico, ma anche vigilare perché gli ungulati sono ghiotti degli apici delle piante e c’è il rischio che danneggino i reimpianti del rimboschimento”. SA.M.













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