Trasporto pubblico trentino, il biglietto a bordo? Costa 50 centesimi in più
Invece universitari e studenti iscritti a corsi post diploma potranno viaggiare sui mezzi pubblici locali a prezzi scontati
TRENTO. Si amplia la platea degli studenti che, dopo le scuole dell'obbligo, possono usufruire di abbonamenti di libera circolazione in Trentino sui mezzi pubblici a prezzi scontati.
Lo ha deciso la Giunta provinciale di Trento, intervenendo sulle tariffe di abbonamento per gli studenti universitari che si muovono sul territorio provinciale.
"L'obiettivo è incentivare l'uso di autobus e treni per sostarsi sul territorio, in un'ottica di tutela ambientale e di sostegno ad una fascia di popolazione che, più di altre, sta vivendo una fase di incertezza", ha spiegato l'assessore ai trasporti, Mattia Gottardi.
La novità riguarda gli studenti che frequentano università diverse dall'ateneo trentino e chi frequenta corsi post-diploma e di livello universitario, di alta formazione professionale, corsi del Conservatorio di musica e dell'Istituto per interpreti e traduttori, i borsisti, i dottorandi e gli stagisti.
L'abbonamento, in precedenza calcolato secondo il parametro Icef, sarà garantito a tutti alla tariffa minima di 100 euro all'anno.
Per quanto riguarda l'Università di Trento, per i prossimi due anni accademici viene confermata la convenzione per la libera circolazione degli studenti che, per ottenere l'abbonamento annuale, verseranno direttamente all'ateneo un importo pari a 50 euro.
L'iniziativa viene messa in campo a fronte di un corrispettivo complessivo di 1,8 milioni di euro l'anno, che l'Università verserà in rate trimestrali a Trentino trasporti Spa.
La delibera prevede infine un incremento delle tariffe dei biglietti venduti a bordo, pari a 0,5 euro, al fine di incentivare l'utilizzo di strumenti digitali (carte a scalare e mobile ticketing) e di disincentivare la vendita a bordo dei ticket di corsa semplice.