Spray anti-orso, pressing sul ministro: ma non sarà per tutti
Oggi è in uso ai forestali. Fugatti dopo l’incontro con Pichetto Fratin: «Possibile ampliarne l’utilizzo alle forze dell’ordine ma per la legge italiana è un’arma»
TRENTO. La gestione degli orsi in Trentino è di nuovo tornata sui tavoli ministeriali. Questo pomeriggio (25 giugno) a Roma c’è stato un nuovo confronto fra il ministro dell’ambiente Pichetto Fratin e il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti. Quest’ultimo ha portato all’attenzione del responsabile del ministero all’ambiente i recenti casi di avvistamenti in Val di Sole, fra cui quello dell’orso ripreso in pieno centro a Malé, e ha riproposto il tema dell’utilizzo dello spray anti orso, oggi concesso solo ai forestali.
“Con il ministro Pichetto Fratin - ha commentato Fugatti al termine dell’incontro - abbiamo parlato della possibilità di ampliare l’utilizzo dello spray anti-orso non solo, come è adesso, al corpo forestale, ma anche a tutti i corpi della Protezione Civile e delle Forze dell'ordine. Noi vorremmo oggettivamente anche fare di più, aprendo questa possibilità a tutta la cittadinanza, ma sappiamo che la legge italiana considera lo spray un'arma. Sarà necessario pertanto affrontare questo percorso per gradi”.
Temi, in altre parole, che coinvolgono più livelli istituzionali. “Ora - conferma Fugatti - si dovrà discutere anche con il ministero dell'Interno, come abbiamo già fatto nei mesi scorsi. Non partiamo ora, insomma, ma possiamo dire di aver notato una giusta sensibilità da parte del ministro”.
Il presidente Fugatti ha fatto presente che “c'è un numero sicuramente maggiore di orsi rispetto a quanto preventivato; un numero ritenuto eccessivo che crea forte preoccupazione “Gli ultimi casi di Caldes e Malè, con la presenza dell'orso in mezzo al paese hanno, comprensibilmente e giustamente, fatto ulteriormente salire il livello di paura da parte della popolazione che adesso è esasperata. Quindi le istituzioni, la Provincia in primis, devono cercare di mettere in atto le azioni che servono fare per dare sicurezza ai cittadini: è un percorso difficile, perché fuori dal Trentino la cosa non è compresa. Però passi avanti ne sono stati fatti negli ultimi mesi, con il governo in carica, e crediamo che sia un percorso con il quale riusciremo ad affrontare questa problematica”.