Salute e sicurezza, i sindacati: “La Giunta pronta a spendere 7 milioni di euro senza confronto”
Cgil, Cisl e Uil: “Usare anche questi soldi che devono essere destinati alla salute e alla sicurezza a due giorni dal voto è inaccettabile”
TRENTO. “Ammonta a 7 milioni di euro il tesoretto dell'Azienda sanitaria derivante da sanzioni per il mancato rispetto della normativa su salute e sicurezza sul lavoro. In base a quanto prevede la legge questa somma va destinata al finanziamento di attività di formazione e prevenzione. In Trentino dal 2008 ad oggi non è mai stato speso quasi nulla, nonostante le insistenti richieste dei sindacati”.
Lo affermano i sindacati Cgil, Cisl e Uil. “Adesso, però - comunicano - la Giunta provinciale ha deciso di accelerare e domani, venerdì 20 ottobre, dovrebbe approvare una delibera sul tema. Un'accelerazione incomprensibile per i sindacati. A fine agosto è stato elaborato un documento dai tecnici della Pat. Piazza Dante, adducendo la ristrettezza dei tempi, non avrebbe voluto aprire ad osservazioni ed integrazioni delle parti sociali, ma ha dovuto cedere alle loro rimostranze concedendo una proroga di due settimane”.
Cgil Cisl Uil hanno, dunque, presentato le loro proposte d'integrazione entro i termini e da allora, cioè metà settembre, tutto tace.
"La Giunta Fugatti si appresta a varare il documento e il conseguente stanziamento di 7 milioni di euro domani, a 48 ore dalle elezioni provinciali e senza aver mai fornito alcun riscontro formale né alle parti sociali né alcun passaggio formale con il Tavolo di coordinamento provinciale su salute e sicurezza - tuonano Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti di Cgil Cisl Uil -. Se questa scelta fosse confermata siamo pronti ad impugnare la delibera".
Cgil Cisl Uil avevano inviato il proprio documento di integrazione con le proposte il 15 settembre scorso. "Tra le diverse proposte i sindacati avevano inserito anche la richiesta di istituire i rappresentati territoriali dei lavoratori per la salute e la sicurezza in edilizia e agricoltura, i settori dove si verifica il maggior numero di incidenti. Ad inizio ottobre hanno formalmente chiesto riscontro ma senza risposta”.
"Si sono limitati a presentare un programma estremamente generico e generale al Tavolo provinciale. Su quel documento nessuno si è mai espresso e nulla è stato messo in votazione. Usare anche questi soldi che devono essere destinati alla salute e alla sicurezza per calcoli elettorali è inaccettabile", concludono i sindacalisti.