TRENTO. Apre sabato 12 ottobre e rimarrà aperta anche domenica 13 nel bellissimo borgo Anaune di Livo, la 18ma edizione di Pomaria. Un ritorno a Livo con moltissime novità. L’evento ha come elemento centrale la mela, è stato presentato questa mattina presso la sede di Trentino Marketing, dagli organizzatori della Strada della Mela e dei sapori della Valle di Non e di Sole.

La novità più importante è l’apertura dell’Enoteca di Pomaria, innovative esperienze sensoriali, degustazioni, esposizione dei vini della Valle di Non, con al centro il famoso Groppello, ma anche vini bianchi rossi e Trentodoc che diversi viticoltori producono anche in Valle di Non.

Ma questa valle è innanzi tutto la valle delle mele e Pomaria vuole essere la festa del raccolto delle mele in pieno svolgimento in questo periodo in Valle di Non e di Sole. Pomaria, hanno affermato gli organizzatori, è una delle manifestazioni più rinomate e suggestive della penisola, dedicate alla celebrazione della mela, simbolo per eccellenza della Valle di Non. Questa grande festa che si svolge ogni anno nel mese di ottobre, non è fatta solo di gusto, prodotti tipici ed enogastronomici, rappresenta infatti un appuntamento imperdibile per chi desidera immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali. Partecipare a Pomaria significa vivere un’esperienza autentica, che va oltre la semplice festa paesana.

E’ immersione totale nella cultura delle Valli del Noce, un’occasione per scoprire i sapori genuini di una terra ricca di storia e di tradizioni. La festa è anche un momento di condivisione e di incontro, dove i visitatori possono entrare in contatto diretto con i produttori locali, ascoltare le loro storie, ma anche entrare nel frutteto e raccogliere la prima mela. All’incontro con la stampa il presidente della Strada della Mela e dei Sapori, Andreas Sicher ha affermato che: “quest’anno Pomaria torna a Livo, dopo l’ultima edizione svoltasi in questo magnifico e semi-sconosciuto borgo tenutasi nel 2019. La magnifica piazza e il palazzo che la sovrasta faranno da sfondo alle numerose proposte che fanno di Pomaria un evento riconosciuto per la sua attrattività. Oltre a far conoscere le eccellenze enogastronomiche del territorio, l’evento e la scelta di farlo ruotare sul territorio fa scoprire ai visitatori ma anche ai locali, le numerose eccellenze culturali che la valle nasconde”. Lorenzo Paoli presidente dell’Azienda per il Turismo della Valle di Non, ha sottolineato come “Pomaria sia un evento che celebra la mela, e attraverso di essa, tutto il patrimonio culturale, enogastronomico e paesaggistico della Valle. Un appuntamento che riesce a coniugare la tradizione con il presente, offrendo a chi vi partecipa un’esperienza indimenticabile e autentica”. All’incontro stampa erano presenti anche l’ass.re al Turismo della Provincia Roberto Failoni e il presidente della Comunità di Valle Martin Staifer Ziller.

Fra le novità di quest’anno, oltre all’enoteca di Pomaria, le piante da frutto come bonsai, piccoli gioiellini che sprigionano tutta la loro magia. Ma ci sono anche molte iniziative pensate per i bambini durante l’intero fine settimana e la possibilità di imparare a fare le classiche frittelle e molti altri piatti a base di mele. L’importanza della mela in Valle di Non è stata più volte sottolineata, non dimentichiamo che la Valle produce oltre il 10% delle mele italiane, con varietà come la Golden Delicious, la Renetta Canada, la Red Delicious per non parlare di tutte le nuove varietà che su input di Melinda sono state messe a dimora nell’ultimo decennio. Strategico per l’economia della valle è la presenza di Melinda che ha portato le mele della val di Non ad avere la maggiore visibilità a livello nazionale. Certo, la produzione della mela regina, la Golden quest’anno non ha fatto molto la famosa faccetta rossa a causa di un autunno anomalo, ma la qualità grandine permettendo è ottima.