Tariffa rifiuti meno pesante per i roveretani
La Giunta comunale vara le nuove tariffe: - 4% per le utenze domestiche, - 30,80% per le non domestiche. E c’è il mistero dei sacchetti del residuo ritirati e mai usati da quasi 4mila utenti
ROVERETO. “Grazie al comportamento virtuoso dei cittadini e al lavoro costante di miglioramento del servizio – commenta l’assessore di Rovereto Andrea Miniucchi – siamo riusciti a ridurre i costi della tariffa rifiuti per gli utenti. Nel calcolo tariffario 2022 è stata notevolmente diminuita la parte fissa della tariffa per spostare il peso soprattutto sulla parte variabile, in quanto maggiormente rispondente al principio che “chi inquina paga” e quindi in grado di premiare chi meglio si comporta nei confronti dell’ambiente”.
Dalla relazione di Dolomiti Ambiente si deve constatare però che ancora permangono utenti “furbetti” che usano sacchi non regolamentari o che abbandonano rifiuti per le strade o nei cestini, ma la Società, affiancata anche dalle forze dei Vigili urbani, conduce una attenta attività di verifica e controllo sul territorio per arginare queste irregolarità.
Dal punto di vista delle tariffe – spiega il Comune di Rovereto - i risultati di questa virtuosità sia del servizio che dei cittadini corretti, si trasforma tangibilmente in una sostanziale stazionarietà negli anni e per il 2022 in una diminuzione della pressione delle prossime bollette, non solo per le utenze domestiche ma anche per le utenze non domestiche, queste ultime particolarmente gravate dalla crisi correlata alla pandemia. L
a tariffa rifiuti si compone di una quota fissa correlata ai costi fissi del gestore il cui calcolo è legato alla superficie dei locali ed al numero dei componenti, e di una quota variabile correlata al reale rifiuto conferito.
In dettaglio gli utenti roveretani vedranno nelle prossime bollette che arriveranno in luglio/agosto: per le utenze domestiche un calo della componente di quota fissa pari al 4,0% per le utenze non domestiche un calo della componente di quota fissa pari al 30,80% per le utenze sia domestiche che non domestiche uno spostamento dei costi sulla parte variabile con il costo unitario della quota variabile pari ad 0,1576 €/litro, corrispondente ad un incremento di 0,0076 €/litro (nel 2021 il costo unitario era pari a 0,15 €/litro).
Nel dettaglio per chiarire maggiormente il peso della bolletta 2022 si riportano alcuni semplice esempi: unico occupante residente in 86 mq nel 2022 paga € 103,24 annui (nel 2021 €103,76) due occupanti residenti in 122 mq nel 2022 pagano € 165,10 annui (nel 2021 € 166,33) sei occupanti residenti in 150 mq nel 2022 pagano € 318,96 annui (nel 2021 € 320,43) un negozio di parrucchiere in 69 mq nel 2022 paga €122,15 annui (nel 2021 €148,63) un ristorante in 240 mq nel 2022 paga €1.517,81 annui (nel 2021 € 1.994,14)
Già dal 2021 gli utenti roveretani si sono visti consegnare nuovi sacchetti per il residuo, dotati di un codice “tag”collegato al nome dell’utente. Il Gestore a consuntivo d’anno ha comunicato però un dato statistico che porta alla necessità di ripensare alla prospettiva di togliere il volume minimo obbligatorio, in quanto ha potuto constatare che : 9215 utenze, pari al 49%, hanno ritirato e mai utilizzato i sacchi con tag; 264 utenze, pari al 17%, non hanno ritirato sacchi con tag; 3684 utenze, pari al 19%, hanno ritirato la dotazione, ma hanno utilizzato pochi sacchi.
Sulla base di questi dati l’Amministrazione, in accordo con il Gestore ha deciso di mantenere in bolletta un volume minimo obbligatorio di sacchetti prepagati, al fine di garantire all’utenza una dotazione minima che dovrebbe servire soprattutto per disincentivare l’abbandono ingiustificato o l’utilizzo di sacchetti non convenzionali. É comunque consentito per il 2022 l’uso dei sacchetti con “tag” già ritirati l’anno scorso e non ancora completamente utilizzati.
“L’aumento dei costi di conferimento a carico di Dolomiti Ambiente, approvato dalla Giunta provinciale nonostante il parere contrario dei Comuni - conclude l’assessore Miniucchi - ricade pesantemente sui costi di gestione del servizio e quindi sulle tariffe praticate all’utente. Il rischio è che il prossimo anno a pagare le scelte della Provincia saranno i cittadini, con la conseguenza di vanificare gli sforzi del Gestore, dell’Amministrazione comunale ed in ultima ricaduta dei contribuenti roveretani virtuosi che dovranno subire loro malgrado un aumento delle tariffe”.