Primo Passerini, una vita da palombaro
Brentonico. Proprio un giorno prima del suo ottantesimo compleanno, è morto il brentegano Primo Passerini, uno dei pochi palombari trentini. Lo ricorda Giorgio Martini, dell’Associazione nazionale...
Brentonico. Proprio un giorno prima del suo ottantesimo compleanno, è morto il brentegano Primo Passerini, uno dei pochi palombari trentini. Lo ricorda Giorgio Martini, dell’Associazione nazionale marinai di Italia: «Arruolatosi volontario nella Marina militare nella categoria palombari, Passerini conseguì nel 1960 il brevetto. Assegnato al gruppo operativo subacqueo, partecipò a interventi di ogni genere, tra i quali sminamenti e recuperi. Tra i più importanti, la ricerca e recupero delle salme dei paracadutisti del disastro aereo della Meloria (1971): per questa missione venne insignito della medaglia di bronzo di benemerenza marinara. Per gli sminamenti si mise in evidenza durante la missione sulla Costa Alicante in Spagna con la nave Cavezzale. Fu imbarcato come sottufficiale palombaro sulla nave salvataggio Proteo. Partecipò al recupero dell'aereo G91 al largo di Brindisi e al recupero delle salme di un peschereccio affondato in Adriatico. Prestò servizio presso il gruppo Sdai (Sminamento difesa antimezzi insidiosi) ad Ancona, congedandosi col grado di capo di prima classe. Dal matrimonio nel 1971 con Elsa Malfatti nacque Corrado. Mantenne sempre nella sua vita da pensionato ben presente lo spirito di appartenenza alla Marina, in particolare incuriosendo chi lo ascoltava parlare delle sue mille "avventure subacquee", esposte sempre con umiltà e semplicità. Si è sempre impegnato e ha fatto parte del gruppo di Rovereto dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia». I marinai trentini si ripromettono di celebrare degnamente la scomparsa del capo palombaro, non appena sarà possibile. M.CASS.