Pochi autisti, ambulanze ferme 

Tre pensionamenti in corso, fino a marzo il servizio di trasporto dei malati è garantito dai volontari



ROVERETO . Non capita spesso che nello stesso periodo ben tre autisti dello stesso centro operativo del 118 vadano in pensione. Gli ambulanzieri, che a Rovereto dovrebbero essere 16 in pianta organica, erano già sottonumero di due elementi, ed ora sono pertanto calati a 11. Le ferie da smaltire sono già iniziate, e quando termineranno, gli autisti saranno di fatto “ritirati”. L’Azienda sanitaria ha provveduto a istruire un concorso per sostituirli, ma i termini per la presentazione della domanda sono stati fissati il 23 febbraio, dopo di che le domande dei candidati dovranno venire valutate da un’apposita commissione, cui spetterà stilare una graduatoria. Da questa verranno pescati i candidati a sostituire gli autisti pensionandi La conseguenza più evidente del problema è che di sicuro per tutto il mese di febbraio e con buone probabilità anche per tutto marzo il servizio di trasporto infermi verrà garantito grazie ai volontari. Trentino emergenza fornisce infatti l’autista e l’infermiere dell’auto medica, mentre non riesce a dare certezze sulla seconda auto - l’ambulanza vera e propria -, che viene così fornita dalle associazioni di volontariato. Croce Rossa, innanzi tutto (sono attive le sedi di Folgaria, Lavarone, Rovereto e Brentonico), ma anche Orsa Maggiore di Vallarsa e Stella d’Oro di Ala. Dal punto di vista pratico, non cambia nulla, se i volontari si limitano al servizio di trasporto. Ma nell’organizzazione del lavoro le differenze sono parecchie. Perché un’emergenza non è preventivabile, non si può stabilire a priori quando arriveranno le chiamate di richiesta di soccorso. E dunque, se l’auto medica (fornita da Trentino emergenza) e l’ambulanza (messa a disposizione dai volontari) sono già su un intervento (poniamo che si tratti di un soccorso semplice, o poco impegnativo), toccherà ai volontari entrare in azione su un’ipotetica seconda chiamata, a prescindere dalla gravità e dalle condizioni del ferito. Senza entrare nel merito della professionalità, è quanto meno logico aspettarsi da chi ha un’operatività elevata e rodata dall’esperienza quotidiana un livello di servizio migliore.

Per guidare le ambulanze del 118 ci sono dunque pochi autisti - su sedici teorici ce ne sono undici effettivi - e il problema si risolverà solo quando giungerà a compimento la procedura concorsuale. I tempi tecnici non dovrebbero essere lunghissimi, ma bisogna comunque arrivare alla compilazione di una graduatoria, dalla quale poter scegliere i nuovi ambulanzieri. Poi, iniziando dalla testa della graduatoria, vanno interpellati i prescelti, i quali hanno un mese di tempo per presentarsi sul posto di lavoro, oppure possono rinunciare, lasciando il posto a chi ha un punteggio inferiore. Riuscire a coprire i posti vacanti a Rovereto prenderà un paio di mesi almeno. Nel frattempo, a sostegno del personale di Trentino emergenza ci sono le ambulanze e gli uomini dei volontari. (gi.l.)

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