«Niente ombre su golf e aeromodellisti»
L’assessore Tomazzoni: da Zenatti e Berté solo attacchi personali, in realtà non si può parlare di conflitto d’interessi perché non c’è alcun guadagno
ROVERETO. Per l’assessore Maurizio Tomazzoni, le sortite di Marco Zenatti, che parlava di “trattamento di favore” del Comune verso i club del golf e degli aeromodellisti, e di Daniele Berté, che senza mezzi termini ha ipotizzato “conflitti di interessi” per i fondi stanziati dalla Comunità di valle al progetto del campo da golf ai Lavini, «sono solo attacchi personali, che vorrebbero dimostrare che c’è del marcio dappertutto. In questo modo non si riesce mai a parlare di politica». Tomazzoni osserva che «il conflitto d’interessi esiste quando c’è in ballo un interesse di carattere economico, mi sfugge quale sia questo interesse dato che nessuno guadagna qualcosa, né gli aeromodellisti né i golfisti». In particolare, il Gruppo aeromodellisti Rovereto (Gar), che esiste da 90 anni, spiega Tomazzoni, «aveva richiesto il cosiddetto lotto Zero, quello sopra la ex discarica, al Comune. Che lo aveva concesso nel 2000, con sindaco Bruno Ballardini. Questa attenzione verso il Gar è stata confermata da tutte le amministrazioni che si sono succedute, da quella di Roberto Maffei a quella di Guglielmo Valduga, fino alla giunta Miorandi, in perfetta continuità. Anzi, l’ultimo investimento a cui fa riferimento Zenatti, che corrisponde però solo per la metà della cifra, cioè tra i 250 e i 300 mila euro, è stato assegnato proprio dalla giunta Miorandi. Come aeromodellista, ringrazio tutte le amministrazioni che si sono succedute negli anni». Tomazzoni insiste sullo spirito del progetto, che è «di recupero di un’area molto degradata, su cui si sono realizzate nei decenni passati cave, discariche, parte di aree industriali. È un’area di grandi potenzialità che pensiamo di recuperare attraverso la realizzazioni di impianti sportivi, come del resto è in parte già avvenuto». Tomazzoni si toglie un altro sassolino dalla scarpa sull’accusa di interesse personale. «Credo che se non ci fosse stato l’interessamento personale di uomini degni di rispetto come Oliviero Vanzo, non avremmo mai avuto una struttura di alto livello come quella per il tiro con l’arco. Per fortuna c’è ancora qualche persona che si impegna a favore della propria passione, mettendoci la faccia, certo, ma senza alcun tornaconto personale, come Vanzo, che è stato molti anni in consiglio comunale». Ma i costi bassi per l’affitto del lotto Zero, sono uguali a quelli delle altre associazioni? Undici euro al mese? «Abbiamo lo stesso trattamento delle altre associazioni sportive, a meno che non si diano in dotazione strutture con costi di manutenzione importanti, ad esempio lo stadio Quercia. Ma qui parliamo di un prato in una zona degradata, i costi di manutenzione sono a zero».
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