Luxottica, dipendenti furiosi «Ci tocca pagare il posto auto» 

Il piazzale in località Laghiol tra l’ex Meccanoptica e la Gread è a “zona gialla” su abbonamento Da ieri le tariffe sono operative. «Un’ingiustizia, è l’unica sosta a pagamento in zona industriale» 



ROVERETO . La richiesta era partita dalla Gread Elettronica, la ditta di viale Caproni che si trova a fianco dello stabilimento Luxottica: i dipendenti, che iniziano il lavoro alle 8, cioè mezz’ora dopo l’occhialeria di fronte, faticavano a trovare parcheggio in quanto gran parte degli stalli erano occupati dalle auto degli operai Luxottica. Dopo aver esposto il problema al Comune, era stata individuata una soluzione sperimentale: trasformare un terzo degli stalli del piazzale (circa 50 su un totale di 150) in parcheggi “blu”, a pagamento, da riservare agli abbonati. In questo modo si pensava di ovviare all’endemica scarsità di posti auto. La Gread si impegnava a procurare gli abbonamenti per i propri dipendenti, e in teoria altrettanto avrebbe dovuto fare Luxottica. Già dalle scorse settimane nella fabbrica di Del Vecchio erano stati affissi gli avvisi che raccomandavano di non parcheggiare i mezzi nel piazzale esterno (di proprietà comunale) in località Laghiol. Va detto che la ex Meccanoptica dispone anche di un piazzale interno, ma i posti auto disponibili sono circa la metà del numero totale dei dipendenti, che nel corso degli anni sono aumentati a dismisura. In altre parole, un operaio Luxottica su due deve parcheggiare per forza all’esterno.

Da ieri, per posteggiare nel piazzale esterno bisogna pagare. Ovvero, fare l’abbonamento, con tariffe analoghe a quelle dei residenti per la cosiddetta “zona gialla”: 10 euro al mese, oppure 55 euro per l’abbonamento semestrale, o 100 per l’abbonamento annuale. Tutto bene? Niente affatto, perché in Luxottica i dipendenti sono inferociti. «È con buona probabilità l’unico parcheggio a pagamento in una zona industriale in tutta Italia - sbotta un’operaia - e pagare per un posto auto qui è un’ingiustizia. Ho fatto l’abbonamento fino a fine anno - cioè la prevista fine della sperimentazione - a spese mie, per poter avere la garanzia del posto auto, ma è evidente che questa non è una soluzione, perché per risolvere un problema si va a pescare dalle nostre tasche, creando una spesa in più che non ha alcuna giustificazione».

Forse il problema è stato in parte trascurato. Nelle scorse settimane si sono tenute le elezioni della nuova rappresentanza sindacale interna, la Rsu, che si insedierà a breve. Il periodo di vacanza della Rsu ha fatto in modo che il problema non fosse sollevato come meritava, e in più in questa settimana la responsabile del personale Lidia Bonan, referente d’obbligo per questo genere di faccende, è in ferie. La nuova Rsu ha intenzione di discutere nel merito della questione già a partire dalla settimana prossima. Nel frattempo però i mugugni di malcontento dei dipendenti, costretti a pagare per avere la sicurezza del posto auto, sono all’ordine del giorno in fabbrica. (gi.l.)

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