Le ceramiche di Melotti in mostra
Inaugurazione venerdì, venti pezzi mai esposti prima al pubblico
ROVERETO. Fausto Melotti, nella sua carriera artistica, ha realizzato anche un discreto numero di pezzi in ceramica. Soprattutto vasi e coppe, realizzati nel corso degli anni Cinquanta, finiti in mano a collezionisti privati. È anche questa una delle ragioni per le quali pochi conoscono questa produzione del grande artista roveretano. A colmare questo vuoto ci pensa la corniceria Santa Maria, che v enerdì inaugurerà una mostra dedicata alla produzione ceramistica di Melotti. La mostra si chiama “Fausto Melotti, le ceramiche” e ospita una ventina di pezzi provenienti da varie collezioni private, mai esposte al pubblico prima d’ora. Un’occasione preziosa per approfondire un aspetto poco conosciuto dell’artista, morto a Milano nel giugno di 32 anni fa. Melotti, nato nel 1901 a Rovereto, si era trasferito prima a Firenze all’inizio della Grande Guerra per poi riallacciare i rapporti con la città natale alla fine del conflitto. In quegli anni frequentava Fortunato Depero, l'architetto Gino Pollini (unodei fondatori del razionalismo italiano), il compositore Riccardo Zandonai e il nipote prediletto, il celebre pianista Maurizio Pollini. Fu anzi lui ad incoraggiarne la carriera di pianista. Laureato in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Milano, decise di dedicarsi alla scultura: dapprima a Torino e dal 1928 a Milano, all'Accademia di Brera, sotto la guida dello scultore milanese Adolfo Wildt. È in questo periodo che si interessa della ceramica, anche ad uso commerciale, tanto che lavorò alla Richard-Ginori assieme all'amico Giò Ponti.
La mostra verrà inaugurata venerdì alle 19 in corniceria, in via Santa Maria 47, e rimarrà aperta fino al 5 novembre. Gli orari di visita vanno dalle 16 alle 19. La domenica solo su appuntamento, telefonando al numero 380.7105744.