«La mia Eleonora resta senza sepoltura»
Rovereto. Tra quattro giorni Eleonora Perraro, uccisa nella notte tra il 5 e il 6 settembre, compirebbe 44 anni, e la madre Mariangela Boscaini torna a perorare la sua legittima causa, perché il...
Rovereto. Tra quattro giorni Eleonora Perraro, uccisa nella notte tra il 5 e il 6 settembre, compirebbe 44 anni, e la madre Mariangela Boscaini torna a perorare la sua legittima causa, perché il corpo della figlia si trova ancora in camera mortuaria. «Perché? Beh. Tra tutte le prove e analisi manca la corrispondenza del calco dei denti del cannibale sul corpo di Eleonora. I ris non l’hanno ancora inviata. Ed è la prova schiacciante (oltre i tabulati telefonici perché le rivelazioni sono terribili) ma senza quella non si va a processo. I Dna presenti sono due umani (mia figlia e il signor Manfrini) e uno animale (il cane Achille). Era stata paventata la presenza di una terza persona. Non c’era a quanto pare. Manca la prova della protesi dentaria. Io non so dove sia finita la dentiera, nessuno risponde, ho provato anche a chiamare la sede centrale dei Ris» racconta disperata la madre di Eleonora, che non sa darsi pace per non avere un posto dove piangere sua figlia : «Noi la piangiamo ancora nel posto dove è stata massacrata perché non abbiamo altro. Sotto quest’albero è stata torturata ed è morta. Noi andiamo qui a “trovarla”. Dove il suo sangue innocente è stato versato. Dove è stata torturata per due ore. E dove ha esalato l’ultimo respiro, impaurita e sola. No. Io da madre dico no! Voglio giustizia». Da quella tragica notte sono trascorsi oltre tre mesi. In carcere c’è il marito Marco Manfrini, unico sospettato. Per Eleonora è stata organizzata una cerimonia funebre ma senza la salma, rimasta in un cella frigorifera in attesa che le indagini consentano la sepoltura.