Follone: giù gli ultimi pezzi delle ex caserme
Rovereto. Al di là della portata immediata, comunque significativa visto che si parla di 130 posti auto in più in una città che da questo punto di vista non è mai sazia, è un passaggio epocale....
Rovereto. Al di là della portata immediata, comunque significativa visto che si parla di 130 posti auto in più in una città che da questo punto di vista non è mai sazia, è un passaggio epocale. Perché con la demolizione degli ultimi edifici riconducibili alle vecchie caserme, al Follone, si chiude un capitolo della storia cittadina. Quello dei progetti per la riqualificazione di quel comparto - centrale e strategico - che si scontravano sulla impossibilità di liberare gli spazi dagli ultimi artigiani. Si è demolito moltissimo negli ultimi 10 anni, ma rimangono tre corpi, ormai isolati, sufficienti a impedire un intervento complessivo sull’area. Adesso - questione di mesi - spariranno anche quelli. Decisivo è stato l’accordo trovato con gli artigiani, che hanno accettato degli spazi alternativi: il loro trasloco spontaneo evita le lungaggini e i conflitti di una procedura di sfratto. Per timore di affrontare la quale, in verità, si sono attesi ormai almeno 20 anni, che sono oggettivamente tanti anche per la zoppicante giustizia nazionale. Comunque sia, oggi la notizia è che ci siamo. Venerdì e sabato, annuncia il Comune, si allestirà la segnaletica necessaria per poter provvedere alla demolizione. Poi da lunedì si aprirà formalmente il cantiere. Nei primi giorni per smontare delle parti edilizie recuperabili e poi passando alla demolizione vera e propria della parte est della “stecca” che oggi si trova in mezzo al piazzale. Ci vorranno circa 40 giorni e si recupereranno 20 stalli. Finito lì si passerà all’edificio nei pressi di via Saibanti e quindi, ultimo, a quello su via Canestrini. I lavori dovrebbero occupare l’intera estate, ma non andare oltre. E porteranno a poter disegnare 130 posti auto in più. Ma soprattutto, a poter partire con il progetto definitivo per l’area: la realizzazione del parcheggio interrato. Per rendere possibile la quale, Novareti ha spostato i propri sottoservizi in queste settimane.
Intanto già quest’estate assieme alle demolizioni si metterà mano all’area adiacente il convento di Santa Caterina, realizzando in superficie uno spazio verde e ludico sportivo. È il lotto che ospita nel sottosuolo i dispersori delle acque piovane appena messi in opera e collegati alla rete. L.M