«Follone, aperti alle idee dei cittadini» 

Tomazzoni inaugura la mostra e parla di gradualità: parcheggio interrato, grande piazza pedonale e ampi spazi verdi


di Alberto Tomasi


ROVERETO. «Occorre far capire che piazza Follone è del tutto fuori scala per Rovereto, e la mostra che si inaugura oggi serve a dare la percezione esatta dei luoghi, che devono essere ripensati in proporzione alla città». Se a Rovereto si discute del Follone da cinquant’anni, non è perché siano mancate idee e progetti. Anzi. Ma perché il problema è troppo ampio per esser risolto in una sola volta. È partito da qui l’assessore all’urbanistica Maurizio Tomazzoni nel presentare ieri mattina, nella sala Kennedy dell’Urban Center, la mostra “Follone, idee per un percorso condiviso”, accompagnato dall’architetto Mario Agostini e dal personale tecnico del Comune. Seduto in platea anche l’assessore al commercio Ivo Chiesa. Nella sala interrata dell’Urban Center - che per l’assessore d’ora in avanti deve diventare lo spazio per la riflessione e la condivisione dei progetti sulla città - una ventina di pannelli illustrano gli ultimi piani per il Follone, fino a quello dell’attuale amministrazione, che, per dare un’idea delle proporzioni in gioco, attraverso dei rendering mostra come nel perimetro della piazza entrerebbe per intero Castel Beseno, oppure il Colosseo, o ancora piazza San Marco a Venezia. Per questo la parola d’ordine che impiega Tomazzoni è gradualità. «Lo sbaglio delle passate amministrazioni è stato di voler presentare un unico progetto fatto e finito, mentre la complessità del problema obbliga i progettisti ad agire in maniera del tutto diversa, gradualmente». Per questo l’assessore presenta non un progetto, ma semplicemente un piano attuativo, che peraltro si è limitato a esporre a grandi linee, senza sbilanciarsi troppo sui tempi di realizzazione: «forse entro l’anno» ha detto però sottovoce, quasi più un auspicio che una previsione. «Invece di iniziare dalla fine siamo partiti dall’inizio, - ha continuato - da un piano organizzato per lotti, pronti a partire non appena la Provincia stanzierà i fondi promessi». Un piano, se si eccettuano alcune “invarianti”, ancora tutto da disegnare. Punti fermi sono il parcheggio interrato modulare, la grande piazza pedonale, che rappresenterebbe il perno del nuovo assetto urbano, dove troverebbero spazio i vari mercatini, «non quello del martedì che per ragioni storiche è affidato al centro città», e uno spazio verde che dovrebbe occupare il 25 per cento dell’area. Ridotte anche le superfici (1700 metri quadrati) occupate dai due nuovi edifici, uno sul lato ovvero verso via Saibanti e l’altro all’angolo nord est della piazza, per le attività produttive e ricettive. Ma, al di là di questo, nulla è stato ancora deciso ha rimarcato Tomazzoni, e dal momento in ballo c’è un bel pezzo della Rovereto del futuro, è importante raccogliere il maggior numero di opinioni al riguardo. L’amministrazione invita i cittadini che vogliano esprimere un parere o suggerire soluzioni per il Follone, a scrivere una mail all’ufficio relazioni con il pubblico del Comune (urp@comune.rovereto.tn.it).

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