Duemila euro dall’asta per finanziare “Stregoni”
ROVERETO. Per il sesto anno il Loco’s bar di via Valbusa Grande si è trasformato in una sala d’aste: in vendita le venticinque opere d’arte realizzate sulla sagome - quest’anno a forma di cuore...
ROVERETO. Per il sesto anno il Loco’s bar di via Valbusa Grande si è trasformato in una sala d’aste: in vendita le venticinque opere d’arte realizzate sulla sagome - quest’anno a forma di cuore anatomico - fornite dalla Bottega d’arte di Roberto Gabbana, che è anche l’artefice e l’ideatore dell’iniziativa. Verso le 19.30 di sabato sono stato battute dal banditore Costantino Zagudakis tutte le opere, vendute agli astanti per somme che andavano dai 30 euro fino alla ragguardevole cifra di 350 euro. L’opera più apprezzata dalle offerte è quella realizzata dalla pittrice Selene Leardini, venduta appunto a 350 euro. Poco, a confronto delle normali quotazioni della pittrice. Altri “cuori” realizzati da artisti locali hanno ricevuto congrue offerte (ad esempio quella di Walter Filippini, battuta intorno ai 150 euro) al Loco’s bar, pieno come nelle grandi occasioni. Il ricavato dell’asta, circa duemila euro in tutto, è andato per il terzo anno consecutivo al progetto “Stregoni” dei musicisti Johnny Mox (alias Gianluca Taraborelli, trentino) e Above The Trees (il marchigiano Marco Bernacchia). Con la somma raccolta dalla vendita delle opere, il progetto Stregoni - un viaggio reale compiuto dai due musicisti nei centri di accoglienza in Italia e all’estero, alla ricerca di suoni “inediti” - approderà a un’opera discografica. Attraverso il viaggio nei vari centri di accoglienza, girato l’Italia (e l’Europa) dei centri d’accoglienza e dei campi profughi, hanno suonato con più di 1500 ragazzi di tutte le nazionalità, dall’Africa all’Asia, passando per il Medio Oriente, partendo dalle musiche contenute nei cellulari dei profughi. Durante la serata al Loco’s, Johnny Mox e Above The Trees hanno improvvisato con due ragazzi, tra cui un musicista nigeriano. I fondi raccolti permetteranno di realizzare uno o due dischi con il materiale creato all’interno del progetto Stregoni.