Cento anni con le zebrette tre giorni di festa del calcio 

Il Rovereto compie un secolo. Fondata nel 1919, la squadra cittadina celebra l’evento con una grande cena all’antistadio il 6 settembre. E poi l’intitolazione della tribuna a Albertini



Rovereto. Tre giorni per festeggiare i cento anni del Rovereto, la squadra di calcio della città che venne fondata nel giugno del 1919 da Diego Costa e Gino Manfioletti, veri pionieri di quello che allora era il “nuovo sport”, ed era ben lungi dal diventare quella forma di aggregazione sportiva popolare che è oggi. Basti pensare che il campo era quello sul retro dell’istituto Filzi e le tribune erano state realizzate con il legno delle baracche utilizzate durante la Grande Guerra, terminata solo da un anno.

La festa inizierà il 6 settembre, venerdì con una cena alla quale sono stati invitate tutte le vecchie glorie delle zebrette: ex giocatori, ex allenatori, i passati presidenti, ma si tratta di una serata - per la quale verrà allestito un grande tendone sotto l’antistadio del Quercia - aperta alla cittadinanza tutta, previa prenotazione. «Ci piacerebbe che questa festa fosse partecipata dai roveretani - spiega il presidente del Rovereto Fc Carlo Schönsberg -, che la squadra che compie un secolo di storia fosse sentita propria da tutta la comunità». Alla cena - alla quale ci si attende circa 400 partecipanti - ci sarà anche un ospite speciale, che con tutta probabilità sarà un giocatore di serie A che milita nell’Inter. Il nome è ancora top secret, ma verrà annunciato la prossima settimana. Per prenotarsi, a offerta minima di 20 euro, chiamare il numero 347.0318865 o mandare una mail a info@fcrovereto.it

La seconda tappa del centenario sarà il giorno successivo, sabato 8, con la cerimonia di intitolazione della tribuna centrale dello stadio Quercia a Remo Albertini, storico presidente della squadra nel suo periodo di massimo fulgore, quando venne promossa in serie C (giusto cinquant’anni fa). Scoperchiata la targa sulle tribune, inizierà il torneo dei Pulcini, che proseguirà anche il giorno successivo, con il torneo degli Esordienti, al quale parteciperanno dodici squadre, tra cui Atalanta, Trento, Sacco-San Giorgio, Mori, sacra Famiglia e Südtirol. Al termine delle premiazioni, alle 18, scenderà sullo stesso campo la squadra titolare in Promozione, che disputerà così la seconda partita del campionato contro il Sacco-San Giorgio, la prima in casa. Le ambizioni sono ferme ma senza facili entusiasmi. «Rovereto merita certo di più del campionato di Promozione - argomenta Schönsberg -, ma vogliamo tenere i piedi per terra. Con la rifondazione della società, rinata come Fc Rovereto, siamo partiti dal gradino più basso, la Seconda Categoria, e siamo risaliti fino a qui, cioè il massimo livello del calcio regionale. Non abbiamo l’ossessione di arrivare in Eccellenza o in serie D, ma ci vogliamo arrivare, un po’ per volta. Puntiamo molto sui giovani, che spesso sono il frutto del nostro vivaio, per fare crescere il movimento calcistico locale. Per crescere bisogna che anche la società si strutturi meglio, per questo non dobbiamo avere fretta. Non avrebbe molto senso strappare una promozione per poi magari arrivare a un fallimento societario. La storia ce lo insegna. Dobbiamo lavorare sui giovani, per fare in modo che la crescita sia omogenea e sostenibile. Ma intanto, godiamoci questo centenario».













Scuola & Ricerca

In primo piano