Auto «trafitta», salvo per miracolo
Sant’Ilario, la Mercedes attraversata da una barra, ferito ma vivo l’automobilista
ROVERETO. Questione di centimetri, e lo schianto poteva essergli fatale. Un trentino di 56 anni, al volante della sua Mercedes l’ha rischiata davvero grossa ieri pomeriggio verso le 15.45 mentre guidava in direzione di Rovereto. All’altezza di sant’Ilario, subito dopo il bivio di via Stroperi, l’automobilista si è distratto, pare per un colpo di sonno, ed ha invaso la corsia di sinistra proprio mentre stava passando, diretto verso nord, un camion. La Mercedes ha colpito il mezzo pesante sul fianco, tra i due assali, dove si trova il parabiciclette, e si è poi girata, ruotando di circa 180 gradi, con il muso verso nord. Il camion invece si è spostato verso l’esterno della carreggiata. Per effetto dell’urto, una barra del parabiciclette si è staccata ed ha attraversato tutto l’abitacolo in senso longitudinale. Solo un caso fortuito e benevolo ha voluto che la barra si infilasse tra il costato e il braccio sinistro del cinquantaseienne trentino, ferendolo al braccio. Se fosse passata qualche centimetro più verso il centro, l’uomo non avrebbe avuto scampo. Invece all’arrivo dei soccorritori di Trentino emergenza, l’uomo era cosciente e lucido, sebbene dolorante per la brutta ferita che gli ha lacerato le fasce muscolari del braccio sinistro. Estratto dall’abitacolo, l’uomo è stato trasportato in pronto soccorso a Rovereto e sottoposto a verifiche diagnostiche per approfondire una sospetta frattura alle ossa del braccio. Una lesione dolorosa, ma il fatto che, una volta sottoposto a un’operazione per la ricostruzione dei tessuti, il protagonista involontario possa avere il privilegio di raccontare la sua disavventura, può essere considerato un privilegio.
Il contraccolpo dell’incidente sulla circolazione si è fatto sentire, con lunghe code sia verso nord che verso sud, poi risoltesi con lo sgombero dei mezzi incidentati. I rilievi sono stati eseguiti dalla polizia stradale.