Aquaspace e Tessil4 congelano i licenziamenti, il sindaco media
L’incontro di Valduga con le aziende e il sindacato: fronte comune per velocizzare i tempi d’indagine e smuovere la politica. C’è l’impegno a non prendere per ora decisioni in materia occupazionale
ROVERETO . Le aziende si impegnano a non fare licenziamenti - per ora - e il sindaco Valduga cercherà di far valere la sua autorità per sbloccare la situazione di Aquaspace e Tessil4. I dipendenti - una settantina - rischiano tantissimo dopo il sequestro del depuratore di Aquaspace, e per cercare di evitare la fuga delle imprese da Rovereto, ieri, su proposta del sindaco Francesco Valduga, sindacati, azienda e lo stesso primo cittadino di Rovereto, hanno firmato un protocollo che impegna tutte le parti a fare tutto il possibile per salvare l'occupazione e per sbloccare l'empasse. Un fronte comune, in pratica, per velocizzare i tempi e smuovere la politica. Perché se da una parte la gran parte del destino di queste imprese dipende dalle decisioni della magistratura, qualcosa si può fare per facilitare il corso delle indagini, e per dare dei segnali politici. O chiederne a chi finora ne ha dati pochi secondo sindacati e imprese, e si riferiscono alla giunta provinciale. Il sindaco Valduga ha così invitato tutti a fare fronte comune, mentre già oggi i sindacati scriveranno all'assessore Gilmozzi (competente in materia ambientale) chiedendogli ragguagli sulla vicenda. Che nasce anche da uno scarto tra i due enti provinciali che rispettivamente danno le autorizzazioni e che fanno i controlli (Sava e Appa). Un segnale politico servirebbe a fare chiarezza e anche a dare certezze alle imprese, le quali ieri all'incontro avrebbero fatto capire che "se diamo fastidio, allora togliamo il disturbo". Ieri però il sindaco Valduga è riuscito ad ottenere dai due rappresentanti delle imprese (Karim Tonelli di Aquaspace e Adriano Vivaldi di Tessil4) l'impegno a "non prendere, per il momento, alcuna decisione in materia di livelli occupazionali". Dal canto suo l'amministrazione comunale, nel protocollo sottoscritto, si impegna ad "attivarsi presso le autorità provinciali per sollecitare e verificare ogni possibile situazione positiva che possa assicurare tempi certi alle aziende". È quello che hanno chiesto Tonelli e Vivaldi: resistiamo solo se avremmo chiarezza sull'esito della vicenda (cosa che ancora manca). I sindacati (presenti Cerutti di Cgil, Dal Forno di Cisl e Angiolini di Uil) sottolineano l'importanza che il sindaco rivendichi l'importanza delle aziende per la città e non solo. E auspicano al più presto dei segnali da parte della politica provinciale, che finora - magari presa anche dall'imminente scadenza elettorale - si è fatta sentire ben poco sulla vicenda. L'ultimo incontro tra i sindacalisti e Rossi e Olivi risale infatti ad aprile. Sempre i sindacati ricordano che la posta in gioco è altissima: una settantina di lavoratori rischiano il posto ,e si tratta di persone in gran parte tra i 40 ed i 50 anni. In questi casi perdere il lavoro può avere conseguenze anche drammatiche. (m.s.)
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