«Alberi, l’attenzione resta alta»
Scatta l’allarme per il taglio di tre pruni in via Circonvallazione
ROVERETO. Difficile a Rovereto tagliare un albero senza fare i conti con il comitato “Salviamo gli alberi di viale Trento”. Se ne sono resi conto gli addetti del Comune che mercoledì hanno tagliato tre pruni in via Circonvallazione, perché malati, e subito hanno dovuto renderne conto ai membri del comitato, giunti sul posto allertati dalla telefonata di un residente. «Il timore era che si volessero tagliare tutti gli alberi, ma una volta lì ci siamo resi conto che la situazione andava ridimensionata, anche se questo non significa che non sia giusta la segnalazione e la mobilitazione» spiega Antonella Guerra, portavoce del comitato. Insomma un falso allarme, i pruni erano effettivamente malati mentre quelli sani non sono stati toccati. «Ma che fossero veramente da abbattere è tutto da dimostrare - aggiunge - a dirlo è stata infatti una perizia dell’Istituto Mach, lo stesso che aveva dato per spacciati 47 alberi di viale Trento, che invece ad un esame più approfondito si sono rivelati tutti perfettamente curabili». Quello che invece sembra davvero funzionare è la rete di sentinelle a difesa degli alberi organizzata dal comitato già dalle prime riunioni dell’anno scorso, degli osservatori sparsi sul territorio pronti a dare l’allarme non appena un albero o del verde pubblico appaia sotto la minaccia delle motoseghe del Comune: «Questo evidenzia quanto il problema del verde sia sentito in città, e quanto il timore del taglio degli alberi provochi del vero e proprio panico. Abbiamo scoperto che di recente sono stati tagliati cinque cipressi del cimitero di San Marco, alberi monumentali con più di 105 anni e che quindi andavano protetti. La cosa più grave è che nessuno è stato in grado di dirci perché siano stati tagliati». Quel che è certo è che il comitato, sorto nel luglio scorso a difesa degli ippocastani di viale Trento, abbia assunto il ruolo di vera e propria (cattiva) “coscienza verde” dell’amministrazione comunale: «Il comitato ancora non comprende le reali motivazioni dei folli tagli da parte del Comune, - spiega la Guerra - non ci rendiamo conto di qual possano essere i guadagni in termini ambientali ed economici». E la promessa dell’assessore Previdi di piantare 85 alberi in primavera? «Penso che se la politica di ripiantumazione è quella di via Dante, della rotatoria dello stadio Quercia o di via Don Rossaro, siamo di fronte a un’ecatombe», conclude la portavoce.