Morì cadendo dalla finestra a Riva del Garda, dopo un anno il convivente a giudizio per omicidio: decisivo un filmato
La donna, 47 anni, era deceduta in ospedale a causa dei traumi. Recuperato un file audio da cui emergerebbe un violento litigio prima del dramma
TRENTO. Dopo oltre un anno di indagini ed accertamenti, in Trentino un uomo è stato rinviato a giudizio per l'omicidio della convivente. La donna, una moldava di 47 anni, era stata trovata in strada il 31 gennaio 2022 dopo quella che sembrava a tutti gli effetti una caduta dal terzo piano di uno stabile in via Fiume a Riva del Garda ed era morta qualche ora dopo all'ospedale di Trento per la gravità delle ferite riportate.
Il convivente, presente nell'appartamento al momento della caduta, aveva raccontato alla Polizia alcuni dettagli che, alla luce dei primi accertamenti, sono sembrati contraddittori e hanno quindi richiesto approfondimenti investigativi.
Decisiva è stata l'analisi di un filmato recuperato dagli investigatori, comprensivo di audio, nel quale si percepiscono, anche se non in modo chiaro, le voci di due persone nei secondi immediatamente precedenti alla caduta della donna.
Il materiale è stato inviato al Servizio della Polizia Scientifica di Roma, dove i tecnici della Polizia di Stato hanno "ripulito" il segnale audio eliminando il rumore di fondo. Si è così scoperto che nei momenti immediatamente precedenti alla caduta la donna ed il suo convivente stavano violentemente litigando.
Le investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Rovereto, sono poi proseguite, anche con l'ausilio di periti nominati dal Pubblico Ministero, per tutto il 2022, permettendo di acquisire ulteriori e molteplici indizi di reato a carico dell'uomo confutando la ricostruzione iniziale fatta dall'indagato.