Le bombe rallentano i lavori a Forte Garda
L’intervento di restauro reso problematico dal rinvenimento di ordigni bellici L’area bonificata tra novembre e dicembre: si spera di aprire a giugno
RIVA. Partirà il 5 marzo la terza e ultima fase dei lavori di restauro dei forti sul Monte Brione. Da giugno, salvo ritardi, si potranno visitare nuovi ambienti del Forte Garda e ammirare da una delle due torrette gemelle attualmente cementate, tutto il territorio dell’Alto Garda, proprio come facevano i soldati in tempo di guerra. L’intervento della forestale per liberare l’area dalla vegetazione è già stato portato a termine e ora si attendono solo le ultime carte per aprire il nuovo cantiere. Ci vorranno almeno tre mesi di attività ma ora il Comune ha fretta, perché i lavori sono in ritardo rispetto alla tabella di marcia che prevedeva la conclusione entro la primavera in modo da poter usufruire del Forte Garda per le iniziative per i cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale. Ritardi dovuti al ritrovamento lo scorso autunno di due bombe di origine bellica in una vasca piena d’acqua. Una brutta sorpresa. E così è stato necessario bloccare tutto e richiedere l’intervento prima del Commissariato di polizia e poi degli artificieri che, tra novembre e dicembre, hanno bonificato la zona. La scoperta degli ordigni ha fatto slittare i tempi per la pubblicazione della gara d’appalto e a catena tutto il resto. Per recuperare tempo prezioso si deve correre, per ripulire l’edificio dai rifiuti accumulati negli anni e rimuovere le macerie dovute ai numerosi crolli. Successivamente si procederà con il consolidamento di alcune parti cementizie, all’apertura di una delle due torrette per ripristinare la visibilità originaria, alla costruzione di una scala per passare da un piano all’altro e di alcune passerelle per rendere percorribili i corridoi. Interventi tutto sommato abbastanza limitati che seguono la filosofia del restauro conservativo adottata anche nelle fasi precedenti, ovvero massima attenzione alla conservazione del presidio bellico e interventi minimi finalizzati a rendere i luoghi parzialmente visitabili.
La ditta che si è aggiudicata l’appalto ha proposto un ribasso del trentatré per cento sulla base d’asta di centoventi mila euro, di conseguenza l’amministrazione rivana pagherà circa ottantacinque mila euro a cui se ne aggiungerà altri cento mila per spese che sosterrà direttamente.
Al MAG, che lavorerà in collaborazione con il Museo della Guerra di Rovereto, con la Fondazione Museo Storico del Trentino e con le associazioni che già in passato hanno organizzato le visite ai forti, sarà affidato il compito di predisporre i percorsi di visita per apprezzare le caratteristiche architettoniche e capire anche il funzionamento e l’organizzazione interna al Forte Garda. Percorsi che saranno proposti durante i mesi estivi ai residenti e ai turisti mentre le scuole, purtroppo, dovranno attendere la ripresa dell’anno scolastico a settembre. Sempre che tutto proceda senza intoppi. (a.c.)