Arco. Il monte Brione torna a fare paura. Ieri pomeriggio, una nuova scarica di sassi si è staccata dalla sommità del monte che sovrasta l’abitato di Linfano e tutto il complesso di Garda Thermae, e si è infilata fra le piante di ulivo. Non ha provocato danni, fortunatamente. A dare l’allarme, i residenti che avevano notato una nuova frattura fra le rocce e hanno subito avvisato i vigili del fuoco di Arco. Le squadre intervenute sul posto, dopo aver visionato la parete, anche con l’utilizzo delle fotoelettriche, hanno deciso di transennare la zona e hanno atteso l’arrivo del geologo della Provincia.

«Abbiamo sentito un rumore sordo, ci siamo affacciati alle finestre e abbiamo visto che si era aperta una nuova frattura nella montagna», racconta Stefano Chelodi, marito di Benedetta Domenichelli, titolare di Garda Thermae. «Memori di quello che era successo sette anni fa abbiamo fatto la segnalazione e i vigili de fuoco sono arrivati in poco tempo - racconta ancora - una persona che abita nel centro Garda Thermae qualche giorno fa aveva sentito un gran frastuono, ma non era riuscito a vedere nulla». Ieri sera i vigili del fuoco hanno fatto intervenire i colleghi di Trento con il drone per perlustrare tutta la parete. In giornata si capirà l’entità della frattura e la situazione. N.F. e S.BASS.