Guardini racconta Floriani e riempie la sala
Il giornalista e professore ha presentato, ieri sera, il suo libro “Nugole de lana” sul poeta rivano
RIVA. C’erano molti rivani e tanta rivanità, ieri sera, nella sala al terzo piano della biblioteca civica di Riva ad assistere alla presentazione del nuovo libro di Cesare Guardini dal titolo “Nugole de lana. Storie e divagazioni su Giacomo Floriani”.
Il giornalista (per mezzo secolo colonna portante della redazione di Riva prima dell’Alto Adige e poi del Trentino) ed ex professore del liceo Maffei ha pubblicato quello che vuole essere molto più di un omaggio al grande poeta rivano, «una delle glorie riconosciute della nostra città», come lo definisce lo stesso Guardini. Il suo libro, frutto di una ricerca svolta nell’arco di due anni nel fondo Giacomo Floriani del Comune di Riva e nel fondo Riccardo Maroni dell’archivio della biblioteca civica di Rovereto, ripercorre la vita di Giacomo Floriani ponendo l’accento sull’amore sconfinato del poeta per l’ambiente rurale e montano che ne ha determinato non solo il carattere e la personalità ma anche l’intera esistenza.
Alla presentazione, una conversazione con Ludovico Maillet introdotta dall’assessora alla cultura Renza Bollettin, hanno assistito in tanti, con le seggiole della sala della biblioteca rivana tutte occupate. L’iniziativa editoriale è stata voluta per il cinquantenario della scomparsa di Floriani, avvenuta il 28 aprile del 1968. Il volume è edito dal Comune e dalla biblioteca civica di Riva e dal Museo Alto Garda.
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