Gardesana chiusa per un mese
La frana di Tempesta. Il presidente Fugatti in sopralluogo ieri con De Col della Protezione civile e il sindaco Morandi Da oggi servizio alternativo di trasporto via lago. Prima corsa alle ore 6 con Navigarda da Riva per Malcesine centro
Nago - torbole. La gardesana orientale resterà chiusa per un mese per permettere i lavori di verifica e messa in sicurezza del versante franato e ricostruire la strada statale, devastata dalla violenza dell’immensa frana, che si è staccata sabato. da oggi la provincia di trento e verona attiveranno un servizio alternativo di trasporto per persone e mezzi a motore con imbarcazioni private e navigarda.
Le placche
Il lento, ma inesorabile lavoro dell’acqua, infiltrata fra le “placche di strato” delle rocce calcaree, che caratterizzano le pendici del monte Baldo, ha scatenato la frana. «Di dimensioni inaspettate», ha ripetuto ieri l’ingegnere Raffaele De Col, capo della Protezione civile, apparso molto preoccupato. Un accumulo enorme, formato da massi, rocce calcaree frantumate, terreno argilloso e piante sempreverdi, si è riversato nel lago e ha invaso la carreggiata, a poche decine di metri dal civico 12 dell’abitazione della famiglia Marega. Si parla di 800 - 1.000 metri cubi di materiale, con un fronte di 80 metri, che ha creato un “muro” fra le province di Trento e quella di Verona.
Il sopralluogo
Ieri, alle 12, c’è stato il sopralluogo con amministratori, dirigenti, tecnici e funzionari sia della Provincia sia del Comune di Nago-Torbole assieme all’ispettore distrettuale Marco Menegatti e al vicecomandante del corpo di Riva, Massimo Spada, per fare il punto della situazione. Poco dopo, li ha raggiunti l’ingegner De Col. «Si è trattato di un distacco di una stratificazione calcarea - ha spiegato l’ingegner Zambotti - che si è portato dietro un accumulo di rocce, di una precedente frana. È partita tutta la placca e si è tirata dietro tutto il materiale».
Tutto nel lago
Per accelerare i tempi di ripristino dei luoghi, l’ingegner De Col ha subito detto che tutto il materiale naturale della frana - come successo per i depositi dell’esondazione del Sarca - sarà gettato nel lago. «Il lavoro di ripristino sarà lungo e complesso», ha precisato il presidente Fugatti. «Dovremo fare una verifica allargata di tutto il versante», ha ribadito De Col. Proprio in quel punto erano stati realizzati importanti contrafforti. Ma la roccia, con la pendenza, come in questo caso, si è rotta al “piede” ed è scivolata a valle, scavalcando tutto e distruggendo anche le reti di contenimento. Preoccupa il fatto che non avesse dato segnali d’avvertimento.
I ringraziamenti
Il presidente Fugatti infine ha voluto ringraziare tutte le persone che sono intervenute nelle prime ore dell’evento, «presenza di garanzia e di controllo», che si sono prodigate anche nelle ricerche di eventuali mezzi rimasti sotto la frana.
Gli orari
Da oggi, per i soli passeggeri (gli autoveicoli da giovedì 7) le partenze da Riva: ore 6, arrivo a Malcesine centro alle 6.45; ore 7.40, arrivo alle 8.25; ore 12.30 arrivo 13.15; ore 16.40 arrivo alle 17.45. Prezzi di sola andata: 9.80 (intero), over 65 euro 8.20, Persone con disabilità 5.90. N.F.