«Frana? Io sospetto un sabotaggio» 

Risatti, sindaco di Limone, ha presentato denuncia contro ignoti: «Troppe cose non tornano, troppi attacchi in questi mesi»



LIMONE. «La rete è sfondata ma girata verso l’interno e sulla pavimentazione della ciclabile non ci sono segni, se non minimi, di impatto delle pietre. Dal sopralluogo effettuato anche con l’elicottero, non ci sono segni di distacco di roccia dalle pareti. Com’è possibile?».

Dietro alle parole di Franceschino Risatti, sindaco di Limone, c’è un sospetto pesante. Che a provocare i danni al parapetto della ciclabile non sia stata una frana, verosimilmente mossa dalla “bomba d’acqua” che si è abbattuta nei giorni scorsi su Limone: «Lo scriva pure: per me è un sabotaggio. Ne sono convinto, al punto che ho dato mandato al legale del Comune di presentare una denuncia contro ignoti per danneggiamento aggravato. Secondo me, dietro a questo episodio c’è una regìa ben precisa».

In un periodo in cui è pieno di gente che si improvvisa ingegnere strutturale o immunologo su Facebook, non è il caso di avventurarsi in analisi sul comportamento dei materiali, un terreno piuttosto ostico. Facciamo tuttavia notare al sindaco di Limone - osservando con attenzione le fotografie - che la rete metallica che protegge la ciclabile risulta strappata, come se avesse ricevuto un colpo improvviso e violento, e non tagliata; e che la stessa rete è vero che insiste verso l’interno della ciclabile e non verso l’esterno, come uno sfondamento potrebbe far pensare, ma questo significa gran poco visto che la stessa potrebbe essere stata toccata da qualcuno, senza contare che solo un esperto potrebbe chiarire il comportamento del materiale in determinate circostanze.

Risatti accoglie le osservazioni, ma questo non basta a tranquillizzarlo. È un fiume in piena e punta il dito contro i trentini (o meglio: i rivani), rei a suo dire di aver continuamente mosso critiche contro il tratto limonese della ciclovia del Garda.

In effetti la soluzione a sbalzo è stata da più parti criticata sia sotto il profilo ambientale, sia per quanto riguarda la sicurezza, in relazione appunto al rischio dei crolli: «Con Riva e i rivani c’è sempre stato un ottimo rapporto. Ci sono mille rivani che lavorano a Limone e tantissime aziende, sia nelle forniture che nell’edilizia, che da decenni hanno rapporti con i limonesi. Non riesco a capire - tuona Risatti - per quale motivo la ciclabile (che per me è la ciclabile del Garda, non quella di Limone) è diventata motivo di discordia. Io non ho mai messo becco sul progetto rivano, non comprendo il motivo di tante critiche. Lo ripeto: per me dietro a questo episodio c’è una regìa»(g.f.p.)













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