«E-bike, dobbiamo prepararci all’esplosione del fenomeno»
RIVA. «Dobbiamo prepararci ad affrontare l’esplosione del fenomeno dell’e-bike». Lo hanno spiegato in tutte le salse, ieri mattina, i relatori del convegno che ha aperto la seconda edizione di In-Vent...
RIVA. «Dobbiamo prepararci ad affrontare l’esplosione del fenomeno dell’e-bike». Lo hanno spiegato in tutte le salse, ieri mattina, i relatori del convegno che ha aperto la seconda edizione di In-Vento, la manifestazione organizzata da Riva Fierecongressi, al Palazzo dei congressi rivano, dedicata anche alla mobilità elettrica. Non solo auto, ma anche e soprattutto biciclette che poi è il segmento che ha maggiori ricadute sul turismo altogardesano. «Nel giro di dieci anni una bicicletta su due sarà elettrica: lo dice lo studio Bosch e noi lo sottoscriviamo», ha spiegato la direttrice dell’Apt Roberta Maraschin, tra i relatori del convegno al fianco di Alessandro Giubilo, presidente dell’Associazione Italiana Energia Mini Eolica, Paolo Simonetti, ingegnere della Provincia, Maurizio Fauri, docente dell’Università di Trento, Giuseppe Mauri, responsabile Gruppo di Ricerca Ict e E-Mobility, e Luca Salazzari, architetto di Idea Green Living. In-Vento proseguirà anche oggi con un corso di formazione dell’Ordine degli ingegneri e con l’area espositiva dedicata alle aziende che si occupano di energia eolica e di mobilità elettrica.
«Il mercato delle e-bike è in fortissima crescita - ha sottolineato la direttrice Maraschin - e oggi si registra che il 60% delle bici elettriche sono le mountain bike che ampliano le opportunità e l’offerta. Il turista della bici elettrica ha un reddito maggiore e una capacità di spesa più alta e una spiccata propensione al viaggio: l’ebike, soprattutto la mountain bike elettrica, gli permette di raggiungere luoghi altrimenti fuori portata, tra l’altro scaricando un po’ la pressione sul lago di Garda. Assieme agli altri ambiti stiamo ragionando su progetti di sviluppo condivisi ed abbiamo avviato il progetto che prevede la collocazione sul nostro territorio di 31 colonnine per la ricarica delle e-bike». Ma ci sono anche le criticità, ad incominciare dalla maggiore frequentazione dei sentieri che porta ad una usura più forte dei tracciati. «Da tempo, infatti, abbiamo previsto un piano di recupero e sistemazione», ha concluso Maraschin. (gl.m.)