BOLZANO - VIOLENZA

Picchiata in casa dal compagno fino a perdere i sensi: un inferno ricostruito in tribunale

Ieri, 29 maggio, la prima udienza del processo all’uomo accusato di maltrattamenti e stalking. Lui posta su Facebook l'immagine di Gesù insanguinato



BOLZANO. Dopo aver affrontato la prima udienza del processo che lo vede imputato di maltrattamenti in famiglia e stalking, ha postato su facebook un messaggio caratterizzato da un’immagine di Gesù insanguinato.

L’uomo, un cinquantenne altoatesino con una famiglia facoltosa alle spalle, ama dichiararsi vittima degli eventi e della giustizia quando in realtà - stando al capo d’imputazione piuttosto pesante - per almeno quattro anni avrebbe reso un inferno la vita alla propria compagna.

Il dramma vissuto da una donna in Alto Adige dal 2011 in poi è stato ricostruito ieri davanti al tribunale di Bolzano. Una storia caratterizzata da episodi particolarmente brutali. In un paio di casi la donna perse anche i sensi in casa a seguito della violenza dei colpi inflittale dal compagno.

In alcuni casi la donna (che si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giancarlo Massari) fu costretta anche a rivolgersi all’ospedale dopo aver rischiato di morire per asfissia a seguito della presa dell’uomo alla gola con pesante compressione dei vasi sanguigni del collo.

Quando la donna nel maggio 2015 decise di chiudere il rapporto e di denunciare la situazione in cui era trovata, l’imputato avrebbe iniziato a “postare” messaggi anche minacciosi in facebook.

 













Scuola & Ricerca

In primo piano