Tariffa rifiuti, le famiglie risparmiano 16 euro l’anno
Amnu spa farà pagare circa il 13,2% in meno la raccolta delle immondizie Stet invece ha ritoccato in aumento i costi di acqua potabile e scarichi fognari
PERGINE. Nuove tariffe saranno applicate nel 2018, per taluni servizi al cittadino erogati dalle società partecipate. Si parla di Amnu spa e di Stet spa. Riguardano rifiuti e servizi funerari per la prima e acqua e scarichi fognari per la seconda. Se per le tariffe sui rifiuti è stato calcolato un calo medio che viene indicato in 16 euro annuo per nucleo familiare (circa 13,2%); per acquedotto e fognature, si registra un incremento nell’ordine di circa 3,45 euro. Per le tariffe cimiteriali, si parla di quote invariate a parte un paio di voci.
Nel servizio gestione rifiuti la tariffa passa da 0,089 a 0,088 che diventa 42,31 (era 47,93) per nucleo familiare di un componente; 76,17 (era 86,27) per nucleo con 2 componenti; 97,32 (era 110,25) per nucleo con 3 componenti; 126,93 (era 143,79) per nucleo con 4 componenti; 152,32 (era 172,55) per nucleo con 5 componenti; 173,48 (era 196,52) per nucleo con 6 componenti. Tra le tariffe rifiuti viene citato anche l’aumento da 50 euro a 75 euro il contributo del comune per chi rientra nelle condizioni previste, per quanto riguarda lo smaltimento dei pannoloni.
Diverso il discorso relativo al servizio di erogazione acqua potabile e scarico delle acque nelle fognature. In questi casi, la legge prevede che il servizio sia in pareggio e quindi tutti i costi devono necessariamente essere coperti dall’utente. Per il servizio fognature, un leggero aumento (3.5 euro a nucleo familiare). Il calcolo effettuato è su un’utenza di 200 mc annui consumati (circa 600 litri al giorno). La quota fissa passa da 12,0426 euro a 13,5924; la quota variabile da 0,2222 a 0,2242 con un costo da 44,44 a 44,84 e quindi per un totale che passa da 56,4846 a 58,4324.
Leggero aumento anche per l’erogazione dell’acqua potabile. Anche in questo caso si è preso come esempio l’utenza civile con un consumo medio di 200 mc annui consumati (circa 600 litri al giorno). La quota fissa passa da 43,55 euro a 44,02 euro. Per i primi 120 mc la tariffa variabile passa da 0,1853 a 0,1836, il costo da 22,236 a 22,032; per gli altri 80 mc: tariffa variabile da 0,4876 a 0,5045, il costo passa da 39,008 a 40,360, per un totale (della quota variabile) che passa da 61,244 a 62,392. Il totale quota fissa più quota variabile passa da 104,794 a 106,412 annui. L’aumento registrato è di 1,618 euro pari all’1,54%.
Considerando i tre servizi (fognatura, acquedotto e rifiuti) la proiezione fornita indica per un nucleo di 4 persone un aumento di 2,01 euro (fognature), 1,62 (acquedotto) , un calo di 16,86 euro (rifiuti ). Con il risultato di un risparmio di 13,24 euro (circa il 4,50%).
Per quanto riguarda i servizi funerari , viene confermato a carico dell’utente, il costo della cremazione (375 euro), mentre aumentano la tumulazione resti mortali o ceneri da 143 euro a 168 euro (tutta a carico dell’utente); l’altra voce in aumento è “vigilanza attività funebri” che passa da 94 a 108 euro sempre tutta a carico dell’utente.