«Si faccia qualcosa per quei dossi»
I due pompieri feriti per il sobbalzo del loro pullman in viale Dante
PERGINE. Appello soft, ma sempre appello è, quello dal letto dell’ospedale dei due feriti (ne avranno per 90 giorni) nell’incidente “sul dosso” di viale Dante, insieme per altro ad un gruppo di amici e parenti pompieri. Si fa riferimento all’evento di venerdì 6 ottobre scorso (poco dopo le 6.30): il pullman di gitanti diretti a Venezia per imbarcarsi sulla mini-crociera in Croazia denominata “Crociera del volontariato” partito dall’Alba in piazza Gavazzi, era incappato nel passaggio pedonale rialzato davanti alla stazione ferroviaria, a velocità un po’ troppo sostenuta rispetto ai 30 km/ora stabiliti dalla segnaletica. Le conseguenze erano state disastrose: in sette, quelli seduti nell’ultima fila, avevano sbattuto la testa sul soffitto in seguito al sobbalzo, ricadendo poi sul sedile e procurandosi contusioni, tanto che con l’ambulanza, due erano stati ricoverati in ospedale per a frattura di alcune vertebre. Se in cinque avevano ripreso il viaggio diretto a Venezia per la crociera, i due avevano dovuto rinunciare e ne avranno per mesi. Al rientro dalla crociera, la visita del gruppo di amici e familiari ai due feriti e appunto una lettera sul resoconto dell’incidente (e della crociera) compreso l’appello.
«Non è nostra intenzione polemizzare sull’accaduto - scrive il gruppo di amici e feriti - che è sicuramente ascrivibile in maggior parte al destino ma non essendo un caso isolato (il riferimento è allo stesso tipo di incidente sullo stesso “dosso” avvenuto nell’aprile scorso, ndr) auspichiamo che si adottino accorgimenti per evitare che si ripetano incidenti e simili situazioni».
Per il resto, i vigili del fuoco volontari di Frassilongo – Fierozzo (Vincenzo, Alfonso, Maurizio, Giorgio, Aldo e Giuseppe) completano la lettera scrivendo: «Anche i vigili del fuoco volontari sono persone normali e questa volta è toccato a loro essere protagonisti di un incidente con feriti. Il destino e il pericolo non risparmiano, infatti, nessuno. Di ritorno dalla crociera del volontariato vogliamo però raccontare la nostra esperienza cominciando dal viaggio in pullman. Abbiamo lasciato i nostri familiari feriti con il cuore in gola ma ottimamente assistiti dai collaboratori dell’agenzia organizzatrice che sono stati sempre presenti al pronto soccorso ed hanno predisposto anche un servizio taxi per far sì che i feriti stessi potessero raggiungerci nel caso in cui non si fossero riscontrate particolari problematiche. In serata è perso arrivato il responso: frattura delle vertebre per entrambi con conseguente ricovero all’ospedale. Rassicurati dai nostri sfortunati amici e dalle organizzatrici abbiamo proseguito la breve crociera condivisa con altri volontari rafforzando così lo spirito che ci accomuna». Infine, «un ringraziamento particolare agli operatori delle ambulanze intervenuti, agli operatori del pronto soccorso e l’augurio di buona guarigione ai nostri famigliari Diego e Marco».