Saranno chiusi i rubinetti a chi non salda le bollette del Cmf

tenna. Se non si paga la bolletta, ri resta a secco. Verrà tagliata l’acqua, o per meglio dire verrà chiuso il rubinetto, a chi non pagherà le quote consortili. La ha deciso l’assemblea del Consorzio...


Gianluca Filippi


tenna. Se non si paga la bolletta, ri resta a secco. Verrà tagliata l’acqua, o per meglio dire verrà chiuso il rubinetto, a chi non pagherà le quote consortili. La ha deciso l’assemblea del Consorzio di Miglioramento Fondiario (Cmf) di Tenna, che venerdì sera ha approvato la modifica dello statuto consortile, proprio per prevedere questa fattispecie. Fino a ieri l’unica via percorribile con i morosi era quella di affidarsi all’Agenzia delle Entrate che, con i suoi tempi, attivava i previsti provvedimenti amministrativi per tentare di riscuotere quanto dovuto.

«La situazione è abbastanza critica - sostiene il presidente Sergio Motter -. Il debito di questi soci morosi aumenta di anno in anno. Ora chi non paga non avrà l’acqua da utilizzare per irrigare i propri campi».

Per ottenere il riallacciamento dell’impianto irriguo, il contribuente moroso dovrà provvedere alla integrale regolarizzazione della propria posizione contributiva nei confronti del Consorzio.

Altro tema affrontato in assemblea (presenti una quindicina di soci, adeguatamente distanziati, presso la baita degli Alpini di Tenna) è stato quello del progetto App 4.0. Tenna è uno dei due consorzi (con quello di Ala) nell’ambito dei quali se ne sta sperimentando l’utilità. Sviluppato dalla società Blutentacles, il sistema prevede l’installazione di una serie di centraline sul territorio, che grazie a speciali sensori acquisiscono dati relativi all’umidità della terra, alla temperatura, al vento. «È un sistema molto interessante - conferma il presidente mostrando l’app sul suo telefono - che ci consentirà di ottimizzare l’utilizzo dell’acqua e anche l’applicazione dei trattamenti».

Il bilancio prevede un investimento importante di circa 25 mila euro. Qualche spiraglio, inoltre, sta arrivando sul fronte della cabina di trasformazione presente nei pressi delle Terrazze (spiaggia di Tenna), che alimenta la stazione di pompaggio dell’acqua dal lago al colle. Archiviato il problema dell’accatastamento (era su terreno privato), ora l’obiettivo è quello di trasformarla in una cabina a bassa tensione. Al momento l’alimentazione arriva in alta tensione e il trasformatore la rende utilizzabile. «Il problema è che il trasformatore è vecchio e noi vorremmo avere la fornitura diretta a bassa tensione». L’accordo con Dolomiti Energia è fatto e da poco anche quello con il Comune di Tenna. Si aspetta dunque il via ai lavori.

In chiusura l’elezione del nuovo consiglio direttivo così composto: Michele Betti, Rino Menestrina, Emilio Beber, Mauro Toniolli, Sergio Motter, Carlo Motter, Roberto Serafini. Revisori dei conti: Alessio Carlin, Marco Passamani, Umberto Sbaffo. Entro 30 giorni il consiglio si riunirà per nominare il presidente.















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