Rispedite al mittente le mozioni di Dal Bianco
Levico, il consiglio discute ma non vota la petizione per i rifiuti “porta a porta” e boccia il dispositivo su incontri con i residenti per le contestazioni del grillino
LEVICO TERME. Tanto tuonò ma non piovve. Questo in sintesi il risultato ultimo della raccolta di firme fatta dal Movimento 5 Stelle per promuovere la raccolta porta a porta dei rifiuti a Levico Terme, e che nelle scorse settimane aveva anche portato ad un pronunciamento del difensore civico, sollecitato proprio dai grillini, che diceva che la petizione dovesse obbligatoriamente essere portata in consiglio comunale. Discussa, ma non votata. E, infatti, nella sostanza il consiglio si è limitato a prendere atto di questa raccolta firme, non senza che il sindaco sottolineasse che le firme, messe insieme a settembre dello scorso anno, siano poi rimaste in mano al consigliere Dal Bianco almeno sino a dicembre e che le stesse non siano mai state mandate anche agli altri Comuni e alle Comunità dove opera la convenzione con Amnu.
Peraltro sempre il sindaco, nel corso della discussione in aula degli argomenti di questa petizione ha sottolineato come nel frattempo si siano raggiunti e consolidati una serie di risultati riguardanti la raccolta di rifiuti e degli imballaggi leggeri in particolare. La percentuale del riciclato ormai arriva all’82%, le impurità sono scese dal 35% al 14% del totale a Amnu si prepara a proporre una diminuzione del 10% delle tariffe di raccolta a carico dei cittadini. In particolare nel confronto dove la raccolta porta a porta viene praticata essa risulta complessivamente meno conveniente.
Archiviata la petizione si è poi parlato del rinnovo per l’appalto di gestione del compendio termale di Levico, per la quale i grillini vorrebbero un incontro pubblico. Nel 2013 era stato sottoscritto un protocollo di intesa con la Provincia, ma da allora la legge è stata cambiata ben due volte dal governo, nel 2016 e poi nel 2017, andando a modificare le percentuali di partecipazione pubblica a simili gestioni, il che ha rallentato tutto. Ora la Provincia sta valutando il pubblico interesse per la gara, e la società sta discutendo il rinnovo della gestione e si è per il momento dichiarata indisponibile ad incontri pubblici, dato che si è in fase di trattativa. Ragione per cui la mozione è stata respinta, così come è stata respinta l’altra mozione che chiedeva incontri pubblici per discutere dei vari argomenti. Dopo una prima apertura all’approvazione, con il sindaco Sartori che invitava a votare sì dato che negli ultimi tre anni l’amministrazione si è effettivamente impegnata in incontri con consulte e frazioni, la discussione ha preso una piega diversa: preso in contropiede il consigliere Dal Bianco si è messo a contestare tempi e modalità di tali incontri, con il risultato che da una approvazione possibile si è passati ad una bocciatura per astensione della maggioranza.
Finita la parte mozioni si è illustrato i prossimi interventi: 577.000 euro sono stanziati per ristrutturare Malga Basson, 40.000 per l’illuminazione di viale Dante e 26.000 per acquistare un nuovo spargisale.