Oggi ruspe al lavoro per demolire l’ex cinema
Piazza Garibaldi cambia volto: sparirà lo storico edificio che ospitò “Impero” e “Supercinema” lasciando spazio al cantiere per costruire la nuova biblioteca
PERGINE. Oggi pomeriggio le prime “picconate” per demolire lo storico edificio nel quale 90 anni fa venne inaugurato (era il 17 dicembre 1938) il cinema “Impero”. E l’Impero c’era davvero: era in Libia, Etiopia, Eritrea. Ma c’era appunto anche a Pergine e il suo nome, il pieno regime fascista faceva riferimento appunto “alle conquiste” di “un posto al sole” in Nord Africa.
Il cinema aveva 250 posti a sedere (poltroncine in legno) in platea e altri 50 galleria; le porte di sicurezza erano sul lato sinistro (lato nord) e l’arredamento era nuovo con l’illuminazione che avveniva “mediante moderni diffusori laterali”; la sala era 10 x 20. I proprietari erano i fratelli Andreatta che in precedenza avevano in gestione (fino al 1941) il teatro Amedeo in piazza Municipio (piazza Vittorio Emanuele III, allora) ed è l’edificio che ora ospita il “Volt”. Ma non era molto adeguato alle proiezioni di film, da qui appunto l’avvio dei lavori nel 1937 in adiacenza del fabbricato “dependance” dell’allora Filanda. Naturalmente, rispettando le direttive dell’epoca, i film passavano dalle celebrazioni dei fasti dell’impero fascista ai cinegiornali “Luce”, ai Kolossal storici sulla storia di Roma, commedie, eccetera. L’Impero (in Africa) finì e stessa sorte subì l’”Impero” in piazza Garibaldi che nel 1945 cambiò nome (ma non proprietà) per divenire il molto più anonimo “Supercinema”. Cambiarono anche i film in proiezione, ma non tanto: non più i fasti fascisti, ma i film di guerra americani (che poi furono i liberatori) , i film western, i kolossal. Non cambiarono gli eventi in sala: manifestazioni, assemblee, concerti (della banda sociale), serate di festa. Si aggiunsero i comizi elettorali con le personalità anche a livello nazionale di allora, ovviamente e di giovedì “Lascia o raddoppia?” in tv.
Per tutto questo, prima come “Impero”, poi come “Supercinema”, l’edificio rappresentò una pagina importante della storia di Pergine, ma anche della cultura, della vita quotidiana. Tra l’altro diventò un luogo “profano” rispetto “a quello “sacro” della sala cinematografica dell’oratorio; una sporta di laico e cattolico. Chiuse nel 1981, costretto dalla crisi che interessò l’intero settore cinematografico. Divenne poi “attività artigianale” sempre della famiglia Andreatta che si occupava di idraulica. Fino alla cessazione dell’attività e alla vendita al Comune (2010, giunta Corradi) che lo destinò a futura biblioteca.
Dimostrando particolare sensibilità, i proprietari donarono (nel 1996) tutto il materiale (locandine, manifesti, cartelloni, registri dei biglietti, dati, attrezzatura eccetera) al Museo Storico di Trento. In archivio a Pergine, la parte progettuale. Nel 2004, una pubblicazione racconta la storia dell’”Impero” e successive modifiche.
Da oggi, il via alla demolizione per realizzare al suo posto una moderna biblioteca.