Le prime crepe nelle civiche 

Comune. La colazione di Oss Emer scricchiola: il vicepresidente del consiglio Valcanover farà nascere un Gruppo Misto che chiede “voce”, mentre Franceschi e Betti lavorano a una lista con un proprio candidato sindaco in vista del 2020


ROBERTO GEROLA


Pergine Terremoto politico in piena estate per la maggioranza civica in municipio a Pergine. La coalizione tra le cinque liste civiche si sta rivelando non più granitica come in passato e soprattutto non come i due massimi esponenti (il sindaco Roberto Oss Emer con la vice Daniela Casagrande) hanno affermato anche recentemente. E sono i “giovani” a scalpitare. In sostanza, e per il momento, la maggioranza avrebbe perso un pezzo. Anche se l’ufficialità dell’operazione verrà formalizzata a fine mese nel corso della seduta consiliare. Sembra, perché tutto è possibile naturalmente, anche se la comunicazione ufficiale dovrebbe essere già pervenuta in municipio.

Valcanover si chiama fuori

Al centro della vicenda, il consigliere comunale Roberto Valcanover (vicepresidente del consiglio comunale) della lista “Civica per Pergine”, la lista storica nella quale figurano due assessori (Daniela Casagrande e Franco Demozzi), ma anche Alberto Frisanco capogruppo e assessore in Comunità di valle. Per il momento, Roberto Valcanover (irreperibile telefonicamente) esce dalla maggioranza e costituisce (da solo) il Gruppo Misto. A quanto pare le sue intenzioni sono quelle di appoggiare la maggioranza, a condizione di essere coinvolto in prima persona nelle decisioni e non vedersele calare davanti agli occhi. Il malessere generale o quasi, che serpeggia in taluni ambienti civici è appunto quello di un modesto coinvolgimento nelle decisioni a livello di Comune. Costituendo un nuovo gruppo, Valcanover vuole essere partecipe e non alzare semplicemente la mano. Ma non è il solo a pensarla così.

Altri due “dissidenti”

Altri movimenti si registrano in con consiglieri comunali di altre liste civiche. Per esempio Francesco Franceschi sembra muoversi d’intesa con Morgan Betti. Qualche volta, in questi anni di attività amministrativa “civica” la “coppia” anche se in liste differenti (Pergine Città il primo, insieme all’assessore Massimo Negriolli, e Alternativa Futura, il secondo, insieme all’assessore Carlo Pintarelli) hanno avuto comportamenti non proprio “ligi”. Ora stanno muovendosi per formare una propria lista alternativa al movimento civico di Oss Emer. Avrebbero addirittura già individuato il proprio simbolo e coinvolto personaggi quotati. Anche perché le elezioni a Pergine sono fra meno di un anno e il tempo stringe.

Nuove alternative

Quindi sarebbero già due i movimenti in atto per mettere insieme un’alternativa alle civiche di Oss Emer con la chiara intenzione di portarlo al ballottaggio, quanto meno e poi giocare la partita. Se quattro anni fa, l’allora sindaco uscente (e riconfermato) Roberto Oss Emer aveva un panorama tutto sommato libero dalla concorrenza, le elezioni 2020 potrebbero essere interessanti e soprattutto battagliate. Nel 2015, Pergine non era stato toccato, se non molto marginalmente dall’onda del M5S, al prossimo turno elettorale ci saranno di mezzo nuove forze politiche: Lega Nord e M5S, probabilmente anche Futura, oltre naturalmente ai tradizionali concorrenti. Per esempio, Stefano Tomaselli, consigliere comunale Patt (insieme ai colleghi Renato Tessadri e Claudio Angeli) è alla finestra e attende gli sviluppi.

Numeri diversi in consiglio

Anche i “numeri” in consiglio comunale non sono più quelli. La maggioranza è di 15 (con il sindaco) più l’assessore esterno (senza diritto di voto) Elisa Bortolamedi. La certezza si ridimensiona a 14 ma resta la variabile Francesco Franceschi e Betti Morgan. Il 30 luglio (seduta consiliare) potrebbe essere determinante.













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