La storia della scuola con le foto di classe 

Inaugurata in sala Fanton la mostra con 118 immagini scattate tra il 1914 e il 1968 riprodotte dal fotografo Antonio Sartori


di Fernando Valcanover


PERGINE. Un successo organizzativo particolarmente encomiabile e lusinghieri apprezzamenti per la qualità delle fotografie in esposizione in sala Raffaele Fanton, sono stati espressi dallo scarso pubblico presente, all’originale e straordinaria mostra fotografica delle scolaresche perginesi. In sala erano presenti gli organizzatori e un gruppetto di insegnanti. Ben 115 le foto riprodotte dal fotografo Antonio Sartori, presente in sala, raffiguranti foto di classe comprese tra il 1914 e il 1968, realizzate grazie all’impegno e lavoro dei volontari dei direttivi del Museo della scuola, della presidente Maurizia Manto, e degli Amici della storia della presidente Iole Piva, ai quali è andato il ringraziamento finale da parte degli organizzatori e dei pochi presenti.

Una lavoro impegnativo, con le fotografia in bianco e nero, alcune molto sbiadite dal tempo, ingrandite e sistemate due a due nei quadri, recanti le indicazioni che erano disponibili, organizzate sui pannelli da Luciano Dellai, il custode del museo, da Claudio Morelli, Rosalba Pilato, Maria Grazia Corradi. Una mostra che mancava nel programma di iniziative del Museo del scuola, ma che è stato completato dopo oltre 20 anni dalla sua costituzione, che darà modo a tante persone di “rivedersi” bambini nel groppo classe o sui banchi della scuola. Numerosi gli autori degli scatti, dai fotografi di Pergine, Paoli e Antonio Sartori, e poi a molte persone che hanno riposto alle richieste del Museo. La presidente Manto ha brevemente riassunto la storia della scuola trentina, avviata dai governanti dell’Impero Austro Ungarico, poi di quella perginese che ha avuto in don Francesco Tecini un sostenitore e promotore. Ha anche sottolineato l’importanza di queste testimonianze retrospettive del secolo scorso, che sono e rappresentano la storia della scuola mostrando oltre ai bambini e loro insegnati, anche costumi e aule scolastiche del tempo. Nel suo intervento la presidente degli Amici della Storia, Iole Piva, ha attribuito all’oratorio Don Bosco la nascita di molte realtà dell’associazionismo, e ha avuto parole di elogio per l’attività dei componenti del Museo della scuola, che fin dalla sua costituzione avvenuta nel 1997, hanno saputo raccogliere, riordinare e offrire al pubblico testimonianze, reperti e materiale didattico, compresa la mostra delle classi, che si possono ammirare nel museo.

La mostra “Foto di Classe” resterà aperta in sala Raffaele Fanton tutti giorni fino al 18 dicembre, con orario di apertura dalle 15 alle 17.













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