La Provincia investe 3 milioni per l’innovazione in Valsugana
Accordi negoziali. Alla Coster Tecnologie Speciali 1,68 milioni con occupazione che in 3 anni salirà di 25 unità e 1,36 milioni alla Cherry Chain per lo sviluppo di sistemi in valuta virtuale
Alta valsugana. Due accordi negoziali firmati all'assessorato allo sviluppo economico, ricerca e lavoro che, incrementando l'occupazione, guardano da un lato all'innovazione di prodotto e di processo per poter reggere la concorrenza internazionale e dall'altro alla gestione della moneta virtuale, ma entrambi anche alla formazione dei giovani e, in un caso, pure al reperimento alternativo di risorse tramite Crowdfunding finalizzato all'aumento di capitale della società. Protagoniste dei due accordi, firmati ieri dall'assessore Achille Spinelli, dai rappresentanti sindacali e dai legali rappresentanti delle due società, la Coster Tecnologie Speciali di Calceranica al Lago e una start-up perginese, la Cherry Chain srl.
Coster Tecnologie Speciali spa
Prodotto di punta dell'impresa di Calceranica è la "pompa sapone", o dispenser, un prodotto ormai consolidato sul mercato e presente commercialmente in Europa ormai da più di 30 anni e la cui produzione e assemblaggio, sebbene il principio di funzionamento sia relativamente semplice, presenta alcune caratteristiche peculiari. Anche per i dispenser la concorrenza si è fatta dura e ridotti i margini di guadagno: le grandi multinazionali del settore, tradizionali clienti di Coster, continuano, infatti, a ridurre i prezzi, forti del loro potere contrattuale. La risposta della Coster è doppia: da una parte la riprogettazione della pompa dispenser (denominata Nscp), dall'altra un innovativo processo produttivo che possa ridurre gli attuali costi di fabbricazione. Per arrivare sul mercato con la sua pompa dispenser tecnologicamente avanzata ma prodotta a basso costo, Coster Tecnologie Speciali spa ha chiesto alla Provincia di accedere alle agevolazioni previste dalla legge 6/99 per il finanziamento di un progetto di ricerca applicata. Il contributo concesso dalla Provincia è di 1.682.500 euro a fronte di una spesa, riconosciuta dal Comitato per la ricerca e l'innovazione, di oltre 5.120.00 euro. Sul piano occupazionale l'accordo prevede il graduale aumento, entro il 2022, dei dipendenti dagli attuali 194 a 219, ma le ricadute riguardano anche il piano formativo con il tutoraggio e l'ospitalità di 4 tirocinanti all'anno tramite il programma "Garanzia Giovani", l'alternanza scuola-lavoro o l'Università di Trento, e l'avvio entro la fine dell'anno scolastico 2019-2020 di una Academy di formazione sul tema della sostenibilità per studenti (circa 20 i posti previsti) del quinto anno di scuola superiore. Completa il quadro degli impegni assunti dall'impresa l'acquisto di beni e servizi per 13,5 milioni all'anno per 3 anni da fornitori locali e il raggiungimento, per 3 esercizi successivi, di un livello minimo di patrimonializzazione pari al 35% del totale attivo.
Cherry Chain srl
La denominazione del progetto di ricerca applicata proposto dalla start-up di Pergine - accolto molto positivamente dal Comitato per la ricerca e l'innovazione - è "Protocollo Dlt Cherry Chain" e sottintende lo sviluppo di un sistema di incasso, pagamento e riconciliazione automatica in valuta virtuale del tutto innovativo e basato su tecnologia blockchain. Il software che intende sviluppare la Cherry Chain interessa molto, in particolare, le banche, le compagnie assicurative e i fornitori di energia ma ha attirato l'attenzione anche della stessa Provincia di Trento. Per lo sviluppo del progetto, la Provincia erogherà all'impresa perginese una agevolazione di circa 1.360.000 euro a fronte di una spesa complessiva di poco più di 1.907.000 euro. L’accordo prevede un aumento occupazionale - dai 6 lavoratori attuali (di cui 1 part time) a 10 entro il 2023 - un impegno sul piano formativo attraverso l'ospitalità di 15 tirocinanti tramite alternanza scuola-lavoro entro il 2024, nonché l'impegno ad acquistare da fornitori locali beni e servizi per un importo complessivo di 680.000 euro entro il 2024. «La nostra impresa - ha spiegato all'atto della firma l'amministratore unico della Cherry Chain Carlo Rizzi - si è inoltre impegnata volontariamente a ricercare investitori tramite forme di aumenti di capitale sociale, almeno 300.000 euro entro fine 2021, tramite Crowdfunding, Venture Capital o Initial Coin Offering». Altri ulteriori impegni assunti dall'impresa anche il raggiungimento di un livello minimo di patrimonializzazione del 30% del totale attivo.